Il licenziamento e mesi di stipendio mai riscossi, queste sono alcune delle cause che hanno spinto un papà di 39 anni a rinunciare alla sua casa. Oggi l’uomo vive in auto con i figli e la moglie e cerca disperatamente un lavoro.
Vive in auto con i figli: il disperato appello.
Siamo a Torino, qui Alessandro vive in auto con i figli piccoli e la moglie Alessandra di 31 anni. La ditta per la quale stava lavorando è fallita lasciandolo senza lavoro e senza uno stipendio con il quale poter pagare l’affitto e le spese.
Raggiunto dai giornalisti del Corriere della Sera, il 39enne ha dichiarato:
“Ho sempre lavorato, persino quando tirare a fine mese significava raccattare i soldi per coprire le spese e nient’altro. Dopo pochi mesi venivo rimpiazzato e la favola finiva. Poi è successo che una delle ditte che mi aveva assunto da un giorno all’altro è fallita e mi ha lasciato a casa con mesi di stipendio arretrati”.
Alessandro vive in auto con i figli, Francesco di 4 anni, Sofia di 2 e Cristian di appena 6 mesi, ed ha paura che gli vengano portati via.
Tutto ciò che chiede è una casa ed un lavoro, uno qualsiasi, perché lui è abituato a fare di tutto, dal corriere al magazziniere all’addetto al volantinaggio.
La famiglia è ben consapevole che quella sistemazione non può e non deve considerarsi definitiva, soprattutto per i suoi bambini ai quali, seppur così piccoli, non ha nascosto il difficile momento che stanno attraversando promettendo loro di riuscire a trovare presto una soluzione.
“Ogni giorno guardo in faccia i miei bambini e spiego loro che stiamo attraversando un momento difficile – spiega Alessandra al succitato quotidiano – ma che ci rialzeremo più forti di prima […] i nostri figli hanno fame. E per restituirgli la loro infanzia siamo disposti a tutto, a svolgere qualunque tipo di lavoro”.
Vive in auto con i figli: la solidarietà degli italiani.
In seguito alla diffusione del loro disperato appello, la famiglia, in precedenza supportata da alcune persone, passanti, che ogni giorno offrivano loro monete, cibo e parole di conforto, ha potuto usufruire anche dell’aiuto delle suore che hanno ospitato temporaneamente i piccoli e la loro mamma per qualche notte.
Ma la paura di Alessandro, che ancora vive in auto con i figli, resta.
“E qui, su questa macchina adibita a casa, mi logora la paura di perdere i bambini. Ogni aiuto è ben accetto. Siamo disposti a tutto, in primis a trovare un lavoro, pur di rialzarci e di poter regalare ai nostri figli l’infanzia serena che meritano”.
Intanto la redazione del Corriere della Sera, in un articolo pubblicato ieri sera, ha reso noto i tanti messaggi di solidarietà a loro pervenuti, italiani che si sono offerti di dare un aiuto concreto alla famiglia.
“In redazione sono arrivate offerte di lavoro, di aiuto concreto – si legge nella versione online del quotidiano – proposte di trovare un alloggio in tempi brevi e assistenza legale senza spese per la coppia. Messaggi e telefonate da tutta Italia che quasi si fanno fatica a gestire, vista la quantità, tutti con un unico fine comune: togliere la coppia di Torino e i loro tre figli dalla strada”.
Anche la onlus “Costruire!”, Associazione benefica ideata dall’editore e dal direttore del giornale torinese Cronaca Qui prosegue con la sua raccolta fondi che contribuirà a restituire una dignità a questa famiglia.
L’Italia sarà pur un Paese allo sbando ma ciò dimostra che il suo grande cuore continua a pulsare, pronto a dare sostegno e calore a chi è in difficoltà.
Fonte: Corriere della Sera – Cronaca Qui