Taylor Reid è un bambino irlandese, è nato sano, è cresciuto bene, intelligente, appassionato, sportivo, ha amato con tutto se stesso le moto da cross sino a cavalcarle, dalla tenera età di 5 anni ha collezionato numerosi successi sportivi.
A 10 anni Taylor Reid è rimasto coinvolto in un incidente che ha letteralmente spezzato la sua vita e interrotto i suoi sogni: è caduto dalla sua moto, ha battuto la testa ed è stato persino dichiarato cerebralmente morto.
il ragazzo si stava allenando in un campo vicino casa ma mentre sfrecciava sulla sua moto da cross è caduto. Portava il casco, e se solo fosse rimasto ancorato al capo gli avrebbe salvato la vita, però non è andata così:
il casco è volato via e l’impatto sul capo ha procurato lesioni – interne ed esterne – gravissime.
Il bambino, trasportato all’ospedale privo di sensi, fu presto dichiarato “cerebralmente morto”.
Taylor Reid oggi sorride e piange, risponde allo sguardo e alle stimolazioni esterne. Suo padre non si è mai arreso mentre per i medici non cʼerano più speranze sin da subito dopo l’incidente.
Sono passati 2 anni dal tragico giorno dell’incidente, era il maggio del 2016, il cuore della mamma si è fermato due volte in quelle ore:
- la prima volta dinnanzi al figlio volato via dal sellino della sua moto, disarcionato dai suoi sogni e morente in terra;
- la seconda dinnanzi al verdetto dei medici che a Taylor davano il 2% di possibilità di sopravvivenza dichiarando che avrebbe persino potuto cedere nel cuore della nottata.
Quella notte di dolore Taylor Reid l’ha superata e da due anni combatte e vince contro un verdetto nefasto.
Una delle foto che la mamma offre alla stampa internazionale è datata dicembre 2016, da allora il suo bambino è assolutamente cambiato. Nei mesi successivi all’incidente il bambino non reagiva agli stimoli in nessun modo.
I genitori hanno rifiutato di interrompere le cure per ben tre volte, non hanno mai accettato l’ipotesi di di staccare la spina. Nell’ultimo anno, in modo particolare, Taylor è stato seguito da un medico privato con una nuova terapia e i progressi neurologici del bambino sono manifesti, questa la testimonianza della famiglia.
Taylor Reid reagisce agli stimoli esterni: sorride, apre gli occhi e sostiene lo sguardo, piange.
Quelle che il bambino dimostra oggi sono tutte risposte emozionali e neurologiche inaspettate e addirittura escluse dalle prime diagnosi.
La vita – per non dire “la battaglia” – di Taylor Reid e della sua famiglia hanno luogo a Ballysillan, in Irlanda del Nord, ma grazie alla stampa locale (complice la rete) la loro testimonianza di speranza e forza sta arrivando in tutto il mondo.
Tre figli, l’ultimo era nella pancia della mamma quando Taylor è caduto dalla malto ed è nato pochi giorni dopo l’incidente, due genitori tenaci e un papà che ha trasferito alla moglie la sua fiducia in una possibile buona riuscita del dramma del figlio.
“Quando siamo andati in ospedale dopo l’incidente i medici ci hanno detto che Taylor aveva solo il 2% di possibilità di sopravvivere e che probabilmente non avrebbe superato la notte“, racconta Cheryl,la mamma del bambino.
“Nel momento in cui l’ho visto cadere dalla moto mi si è fermato il cuore, pensavo fosse morto sul colpo perché ha sbattuto fortissimo la testa” – aggiunge. Come poc’anzi precisato, Taylor indossava il casco durante tutte le esercitazioni e anche al momento dell’incidente ma quella volta la sua protezione si è staccata dalla testa e il bambino è rimasto a capo scoperto.
Riportando i suoi dolorosi ricordi al Belfast Live, la mamma racconta che la testa del figlio era emaciata, ferita, tagliata e lesa ovunque, il verdetto fu: fratture multiple e un esteso trauma cranico.
“Ci hanno detto che non c’era nulla da fare, io, a dir la verità, non avevo la speranza che si riprendesse, ma mio marito non ha mai smesso di crederci“, Cheryl riconosce così al papà di Taylor la forza e il coraggio di sperare ancora e sempre nella vita del loro bambino.
A distanza di due anni dall’incidente, Taylor Reid si sta riprendendo. Inizialmente era completamente non reattivo e ogni sua emozione era spenta.
La scommessa della famiglia è stata sostenuta dai medici, mamma Cheryl sostiene che allo stato attuale il ragazzo ”capisce ogni singola parola e ha cominciato a rispondere con gli occhi”.
La cura del bambino è stata affidata ad un centro di riabilitazione neurologica. Grazie all’amore e alle cure che Taylor riceve quotidianamente i genitori confidano in ulteriori miglioramenti, il loro attaccamento alla vita ha reso possibile sin ora delle enormi conquiste. A quanto pare il piano di cura del bambino starebbe procedendo verso la riabilitazione motoria, ciò che sperano è di rimetterlo in piedi!
Certamente le piccole reazioni di Taylor non sono paragonabili alla vita che aveva prima, alla sua esperienza quotidiana di bambino normalmente dotato di ogni funzione psico-motoria, tuttavia lui vive ancora e in qualche modo i genitori gli hanno negato una morte a cui sembrava condannato.
Questo dimostra che il diritto alla vita e alla speranza è un bene supremo e innegabile che a nessuno può essere mai tolto d’imperio.
Fonte immagini:www.belfastlive.co.uk