Sono ancora in corso le indagini sull’omicidio di Imma Villani, la donna uccisa a Terzigno (NA) ieri, lunedì 19 marzo, davanti la scuola frequentata dalla figlia di 9 anni. Gli inquirenti stanno ancora cercando il marito della 31enne sia per interrogarlo in qualità di parente di Imma, sia perché si sospetta sia stato proprio lui il suo killer.
Nel contempo emergono nuovi particolari sulla separazione della coppia, uno scenario che, ancora una volta, lasciava presagire il femminicidio.
Donna uccisa a Terzigno: emergono nuovi particolari.
Le indagini proseguono senza sosta, i carabinieri coordinati dalla procura di Torre Annunziata (NA) hanno acquisito anche le immagini delle videocamere di sorveglianza posizionate lungo la strada che porta alla scuola elementare dove ieri mattina, poco dopo le ore 8, Imma aveva accompagnato la figlia.
Proprio lì infatti, mentre si accingeva a salire sulla sua auto, la donna è stata raggiunta da un uomo, si suppone il marito, con il quale ha avuto un acceso diverbio prima di essere uccisa con un’arma da fuoco (alcuni quotidiani parlano di un unico colpo).
L’uomo è riuscito poi a fuggire a bordo di uno scooter grigio lasciando il corpo esanime della donna sull’asfalto e dando così inizio ad una vera e propria caccia all’uomo che tutt’ora prosegue con posti di blocco organizzati dalla polizia nei paesi limitrofi ed elicotteri che sorvegliano l’intera zona.
Nel contempo si è cercato il marito della donna uccisa a Terzigno, principale sospettato già denunciato da Imma alcune settimane fa.
Nel corso delle indagini infatti il quadro familiare emerso non è dei più rosei, la separazione tra la Villani ed il marito non era propriamente pacifica, al contrario sembra che l’uomo avesse premeditato il suo assassinio.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, da ben 2 anni la coppia viveva separata in casa fino a quando, lo scorso 4 Marzo, Imma ha deciso di trasferirsi dal padre, a Boscoreale (NA), dove viveva tutt’ora insieme alla bambina.
L’episodio scatenante è stata una lite tra la donna uccisa a Terzigno ed il marito, un acceso diverbio nel quale non sono mancati insulti, calci e spintoni. Imma aveva denunciato tutti ai carabinieri, ai quali aveva raccontato di una terza persona, la suocera, che aveva preso parte attivamente alla discussione coniugale. La madre del marito la denunciò a sua volta per diffamazione.
“Mia nipote è andata a fare la denuncia ma i carabinieri non hanno mai preso provvedimenti. Lo ha denunciato perché faceva stalking, la picchiava, inveiva”.
È il racconto di alcuni parenti di Imma accorsi fuori la scuola poco dopo la tragedia. Un femminicidio annunciato dunque, un’altra probabile vittima di un marito che non accettava la separazione.
Altro particolare inquietane emerso nel corso delle indagini sulla donna uccisa a Terzigno sono le 20 lettere che gli inquirenti avrebbero ritrovato in casa dell’uomo.
Lettere mai spedite, molte delle quali rappresenterebbero un mero sfogo del marito di Imma, altre invece erano indirizzate alla figlia e ad un amico. Tra queste una in particolare avrebbe rivelato quelle che erano le sue intenzioni: farsi giustizia da solo.
Intanto prosegue la caccia all’uomo, anche il padre del marito di Imma, direttore di banca, è stato ascoltato dai carabinieri ma nessuno al momento sa dove si sia nascosto.