Il Natale è una festa davvero meravigliosa, con una magia che nessun altro periodo dell’anno ha. Eppure può capitare che alcuni bambini abbiano paura di Babbo Natale. Cosa bisogna fare in questi casi? In questo articolo Vita da mamma vi spiega da dove nasce questa paura e come aiutare i figli a superarla.
La paura come reazione alle novità
Babbo Natale è sicuramente l’immagine più rappresentativa delle feste natalizie ed i bambini dovrebbero attenderlo solo con allegria. Da genitori si desidera che ogni giorno di attesa sia ricco di magia e gioia e i preparativi sono per certo l’aspetto natalizio più bello.
Quando il bambino manifesta la sua paura di Babbo Natale e piange disperato e inconsolabile a causa del vecchio con la barba, il genitore, ovviamente, si chiede se lui in prima persona ha sbagliato qualcosa.
In realtà la paura è una reazione più che possibile dinnanzi alle “novità sconosciute”. D’altronde non tutti i bambini sono uguali ed ognuno ha il proprio carattere e il proprio modo di reagire di fronte alle novità.
Da dove nasce la paura di Babbo Natale
Perché i bambini hanno paura di Babbo Natale? Tra le motivazioni principali vi può essere la paura dell’estraneo o dello sconosciuto che si radica nell’attaccamento del bambino alle figure genitoriali, vale a dire che il bimbo, legato emotivamente e materialmente ai genitori, teme chi non conosce e più l’estraneo invade la sua intimità familiare maggiore sarà la paura che scatenerà.
La teoria cosiddetta dell’attaccamento ha origini nei lontani anni 50, periodo in cui John Bowlby, psicologo britannico, cominciò a studiare il comportamento dei bambini in tenera età. Questi studi poi si sono evoluti diventando un cardine della psicologia infantile.
Il timore verso l’estraneo inizia a manifestarsi sin da piccolissimi e non riguarda solo Babbo Natale ma anche un conoscente o amico di famiglia che il bambino non vede di frequente. Fino all’ottavo o nono mese di vita infatti il bambino non percepisce se stesso come singolo bensì come tutt’uno con la madre. Verso l’anno di età invece inizia a comprendere di essere una realtà separata, libera e indipendente dalla mamma. Ecco, è in quel momento che inizia a manifestarsi la paura nei confronti degli estranei.
Babbo Natale, in questo caso specifico, rappresenta una persona estranea all’ambiente famigliare. Inoltre le molteplici storie con cui viene presentato ai piccoli – è un uomo che viaggia solo di notte e si intrufola nelle case senza che nessuno possa vederlo – possono renderlo ancora più spaventoso ai loro occhi. Questo può spingere alcuni bambini a vederlo come una vera e propria minaccia per la loro “intimità e sicurezza familiare e domestica“.
Paura di Babbo Natale: cosa deve fare il genitore
Innanzitutto è importante restare sereni e non farsi colpe inutili, in tenera età la paura di Babbo Natale è parte di un processo di crescita del tutto naturale. È dunque importante ma soprattutto essenziale accettare e rispettare i tempi del proprio bambino.
Mamme e papà ricordate: il bambino non va mai forzato! Non obbligate vostro figlio a sedersi sulle gambe di Babbo Natale o a fare la foto con lui. Se non se la sente, accettate la sua scelta e limitatevi ad osservare da lontano l’uomo vestito di rosso.
Non dimenticate inoltre di rassicurare il piccolo, sia con i gesti che con le parole. Tenete vostro figlio vicino a voi, coccolatelo e, dopo esservi posizionati alla sua altezza così da poterlo guardare negli occhi, parlategli di quell’uomo sconosciuto. Spiegate al piccolo che quello strano uomo dalla pancia grossa e la folta barba bianca in realtà è un uomo molto buono che ama tutti ai bambini, compreso vostro figlio.
Allontanare la paura con i ricordi
Al fine di rendere Babbo Natale meno “terrificante” agli occhi di nostro figlio, potete raccontare al bambino di quando la sua mamma e il suo papà eravamo piccoli e della vostra felicità nel ricevere da Babbo Natale quel regalo tanto atteso e desiderato. Arricchite poi il vostro racconto di particolari e ulteriori aneddoti, così facendo renderete Babbo Natale una figura più familiare e vicina a voi.
Inoltre, prima di portare vostro figlio a conoscere Babbo Natale, parlategli del Natale e del vecchio dalla bianca barba che rende questa festa ancor più speciale. In poche parole preparatelo a quello che sta per accadere. Anche sfogliare insieme un bel libro sul Natale può esservi di aiuto. Guardando insieme le rappresentazioni grafiche e i disegni di Babbo Natale può tranquillizzare il bambino che creerà nella sua mente un’immagine più serena e caratteristica che non potrà essere rovinata dall’emozione dell’incontro.
Mai prendere in giro il bambino che ha paura di Babbo Natale
Il bambino non va mai deriso e ridicolizzato perché ha paura di Babbo Natale. Per noi Babbo Natale è una cosa innocua ma per il bimbo, che deve ancora scoprire il mondo, può essere persino una minaccia.
Realizzare un incontro con Babbo Natale non esclusivo né isolato è una buona idea, per cui via libera al coinvolgimento di altri bambini, per esempio amici, cugini, fratelli, persone dell’ambiente famigliare con cui nostro figlio è abituato ad interagire così che si crei un ambiente più rassicurante e sicuro a livello emotivo per lui.
Date al bambino il giusto tempo di armonizzare l’immagine fantastica di Babbo Natale che ha creato nella sua mente con l’immagine reale dell’uomo con la barba bianca e il vestito rosso che si troverà di fronte. Non ha importanza se questo Natale non riuscirà ad avvicinarsi a lui, sarà per il prossimo anno o quello successivo. Ricordate che prima o poi riuscirà a superare la paura di Babbo Natale.
La cosa più importante è l’appoggio dei suoi genitori: il bambino deve essere consapevole di poter contare su propri genitori e sulla loro protezione.
Aggiornamento articolo: originale pubblicato il 25 Dicembre 2017