La pelle è un organo molto complesso, il più esteso del corpo umano, funge da barriera protettiva a difesa dell’organismo dagli agenti esterni che possono attaccarlo (agenti naturali o patogeni).
La pelle dei bambini, in particolar modo quella dei neonati, è molto delicata, necessita di cure adeguate e di accorgimenti particolari.
Ogni mamma sa che deve scegliere in modo oculato i prodotti destinati al suo bambino, ma pochi sono i genitori che hanno piena consapevolezza dell’importanza delle fibre naturali (cotone organico, bambù, eucalipto, lino, etc.) utilizzate nella realizzazione dei capi d’abbigliamento.
Fibre naturali e benessere: differenza tra cotone e cotone organico
Oggi sempre più persone scelgono di “vivere bio”, una scelta di vita che non si ferma alla sola alimentazione, ma che riguarda molti altri ambiti, fra i quali l’abbigliamento.
Perché questa scelta?
Preferire il biologico vuol dire scegliere prodotti, alimentari e non, che abbiano un minor impatto ambientale. La produzione di ciò che è bio si fonda sulll’ecosostenibilità e arreca, quindi, al nostro ecosistema un minor numero di alterazioni negative dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
Basti pensare all’uso prolungato dei pesticidi chimici nelle coltivazioni: prodotti nocivi che possono inquinare il terreno, le falde acquifere e anche lo stesso prodotto finale.
Tale contaminazione può avvenire anche durante la coltivazione e la produzione di fibre tessili come il cotone.
Gli abiti di cotone non biologico che normalmente indossiamo, e che facciamo indossare ai bambini, prevedono l’uso di agenti chimici sia prima che durante la lavorazione del capo.
La pianta di cotone, infatti, viene trattata con antiparassitari e disinfettanti spesso artificiali, mentre la fibra di cotone può subire processi chimici di sbiancamento o essere tinta con coloranti che possono contenere metalli pesanti.
Il capo d’abbigliamento realizzato con questo tipo di cotone può provocare nei soggetti più delicati, quindi nei bambini, allergie ed irritazioni.
Al contrario, il cotone organico viene coltivato senza l’uso di pesticidi o di altri prodotti chimici.
Per difendere le piantagioni dall’attacco di parassiti si utilizzano insetti predatori, mentre le erbacce vengono estirpate manualmente o attraverso l’uso di attrezzi specifici.
La coltivazione del cotone organico ha un minor impatto ambientale rispetto al cotone tradizionale, in quanto vengono usati solo fertilizzanti naturali al 100% che non inquinano le falde acquifere.
Inoltre il cotone organico, per essere certificato come da regolamento CE n°834/2007 del 28 giugno 2007, deve essere prodotto con sementi che non siano geneticamente modificate.
Cotone organico: perché sceglierlo per i bambini
Come detto in precedenza, la pelle dei bambini è delicata perché ancora immatura e quindi più soggetta all’attacco degli agenti esterni.
Trattarla con creme e unguenti quando è irritata può non sempre rappresentare una soluzione definitiva, soprattutto se la cute è poi spesso a contatto con capi d’abbigliamento non naturali al 100%.
La scelta di utilizzare il cotone organico per body, magliette, pigiamini, pantaloni etc., è una delle azioni concrete attraverso le quali ci prendiamo cura della salute della pelle dei nostri bambini.
Il cotone organico utilizzato dalle ditte specializzate in abbigliamento eco, come l’azienda italiana CORA Happywear, è anti-irritante e anti-allergico, oltre che morbido e molto delicato al tatto.
Oltre all’intimo e all’abbigliamento in cotone organico per bambini da 0 a 11 anni, CORA Happywear realizza capi utilizzando lana riciclata, bambù ed eucalipto, non solo per i più piccoli, ma anche per le mamme.