Chi non ha un animale domestico difficilmente si compenetra nel dolore che si prova quando l’amico a quattro zampe se ne va: è morto il cane di Elisabetta Canalis, l’adorato Pinscher Piero.
Trattare un pet come un figlio o fare dell’amico a quattro zampe una parte importante della propria esistenza è semplice istinto d’amore. Un istinto che spesso resta incomprensibile a chi non ha vissuto con un animale una parte della propria vita.
E’ morto il cane di Elisabetta Canalis e lei lo ricorda così:
Ti amo e ti ho sempre amato angelo mio. Un giorno ci ritroveremo e prego Dio di darti l’amore che io ho per te. Ti cercherò in ogni segno, in ogni ombra, in ogni ricordo, ti troverò nell’aria, nel sonno e nei posti che ho vissuto con te. Ti amo da morire a ti porto nel mio cuore fino all’ultimo giorno di questa vita. Buon viaggio piccolo guerriero, mamma non smetterà di pensare a te.
Elisabetta chiama Piero “angelo mio” e lei si appella “mamma“, solo chi ama un animale, chi lo vive, chi lo acciglia nella propria casa e nel proprio cuore può comprendere tutto questo e profondamente compenetrarsi.
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Se esiste l’amore, quello puro, quello inteso come scambio ed energia allora nessuno sa darlo meglio di un cane. Allo stesso tempo chiunque viva accanto ad un animale ne riconosce la profonda capacità di amare senza limiti né condizioni.
Addio Piero che la tua memoria continui a suggerire amore.