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Samuel Di Michelangelo: orfano di Rigopiano, ecco cosa gli è successo

di Federica Federico

11 Ottobre 2017

Samuel Di Michelangelo rimase orfano a seguito della valanga di Rigopiano, la drammatica tragedia del 18 gennaio scorso. Il bimbo, di appena sette anni d’età, perse entrambi i genitori sotto le macerie dell’hotel di Farindola.

 

Dopo la tragedia il bimbo è stato adottato dall’Italia intera, il Comune di Osimo, dove la famiglia risiedeva, diede il via ad una gara di solidarietà aprendo un conto corrente finalizzato a raccogliere donazioni in favore del piccolo:

grazie a questa iniziativa Samuel Di Michelangelo può confidare in 137mila euro di donazioni raccolte in suo favore.

Il danaro, però, è rimasto bloccato e per ragioni burocratiche non è stato ancora svincolato e messo nella disponibilità di chi si prende cura del minore.

Samuel Di Michelangelo

Samuel Di Michelangelo: raccolti per lui 137mila euro. Ma allo stato attuale i soldi sono ancora bloccati nel conto corrente pupillare aperto dal Comune di Osimo.

La mamma di Samuel si chiamava Marina, gestiva un negozio, “La bomboniera di Marina”, sito lungo il corso principale di Osimo; il papà Domenico, conosciuto come Dino, faceva il poliziotto. Loro e altri 27 non sono sopravvissuti alla valanga di Rigopiano.

Il piccolo Samuel, rimasto orfano, è stato affidato ai servizi sociali e collocato presso i nonni materni a Chieti. A Osimo, dove la famiglia viveva e lavorava, Samuel non è più tornato. La sua vita è ricominciata nella città natale dei genitori, avvolto e riscaldato dall’abbraccio affettuoso dei parenti più cari.

 

Osimo, però, ha messo in essere azioni di vera solidarietà e mentre i danari del conto corrente intestato a Samuel di Michelangelo attendono di essere sbloccati, il bambino ha già ereditato i 15mila euro raccolti durante le 5 serate di riapertura straordinaria del negozio della mamma.

Samuel Di Michelangelo

Samuel Di Michelangelo, 7 anni sopravvissuto alla tragedia di Rigopiano

Per volere dei colleghi commercianti di Osimo, “La bomboniera di Marina” è stata riaperta per cinque serate l’estate scorsa, la riapertura è fruttata un incasso pari a quasi 15mila euro. A differenza dei soldi del conto pupillare questi denari sono già nella piena disponibilità del figlio, trattandosi di eredità e non di donazioni.

 

I 137mila euro di donazioni raccolti in favore di Samuel di Michelangelo non mancheranno di raggiungere lo scopo per cui sono stati devoluti:

sono bloccati su un conto cosiddetto pupillare, ciò finalizzato agli interessi del bambino, e non possono essere toccati perché la loro movimentazione necessita di autorizzazione da parte del giudice del tribunale dei minori, cosa al momento inibita da un problema burocratico. Il problema è solo temporaneo: ancora non è stato nominato un tutore definitivo.

Samuel di Michelangelo ha, anzi ha sempre avuto, un tutore provvisorio, lo zio, fratello di Domenico, che dopo i fatti tragici di Rigopiano ha preso in custodia il piccolo insieme ai nonni. Tuttavia sin tanto che questa nomina non avrà carattere definitivo, i danari non potranno essere sbloccati.

Si attende l’assegnazione del fascicolo del piccolo Samuel di Michelangelo a un nuovo giudice, dal giugno scorso la pratica relativa alla sua tutela è transitata da Ancona a Chieti, dove ora il piccolo vive. Il sindaco di Osimo ha apertamente tranquillizzato l’opinione pubblica affermando che l’intera somma non aspetta che d’arrivare alla destinazione definitiva, ovvero a Samuel, e non sarà usata per altri scopi.



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