Un artista è colui che sa emozionarsi ed emozionare, è quella persona in grado di trasformare ciò che prova nel profondo in qualcosa di vivo e reale grazie ad una forma d’arte, sia essa la pittura, la musica, la recitazione, etc..
“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.”
È quanto affermava Pablo Picasso, il pittore era infatti consapevole dell’innata capacità che hanno i bambini nel sapersi emozionare di fronte alle cose più semplici, quelle che un adulto troppo spesso dà per scontato e sulle quali preferisce sorvolare.
Il teatro rappresenta per i più piccoli un ottimo strumento per mantenere vive queste emozioni e fare in modo che i bambini imparino a conoscerle ed a trasformarle in qualcosa di concreto.
Bambini e teatro: recitare aiuta a crescere.
Il teatro, inteso come forma di recitazione o comunque come espressione delle proprie emozioni, è indicato per i bambini ed adolescenti dai 2 anni fino al compimento della maggiore età.
Chiaramente, dovendo rispettare le diverse esigenze, il binomio bambini e teatro si sviluppa in varie attività, tutte diversificate in base alle differenti fasce d’età.
Ai piccolissimi dunque verranno proposti giochi ed attività ludico-didattiche che consentano loro di avvicinarsi ad un dato personaggio, di comprenderne gli aspetti e i sentimenti, di farli propri interiorizzandoli ed in seguito di imitarli, proprio come sono soliti fare con mamma e papà.
Ciò consente di fornire loro degli stimoli di crescita allenando e sviluppando la loro fantasia attraverso il gioco, il movimento, le immagini o qualunque cosa che possa suscitare in loro curiosità.
Seguendo gli spunti di crescita dati dal connubio bambini e teatro, non sarà raro vedere i piccoli alunni delle scuole materne, come anche quelli che frequentano le prime classi della primaria, destreggiarsi nella drammatizzazione dei personaggi conosciuti durante i laboratori di lettura.
Interpretare personalmente le storie proposte loro dalle insegnati, diventare i protagonisti della favola letta in classe, dare vita a quanto scritto sulle pagine di un libro, consente al bambino di sviluppare la sua empatia e di comprendere appieno le varie emozioni, arrivando persino a sfidare le sue paure.
Bambini e teatro: 4 benefici della recitazione.
La citazione di Pablo Picasso non è stata scelta a caso, per un adulto diventa difficile conservare quella “vena artistica” in quanto, crescendo, tende a diventare spettatore distratto e poco attento della sua stessa vita, e ad ignorare i suoi e gli altrui sentimenti.
Il teatro contribuisce a non perdere di vista tutto ciò ed inoltre offre ai più piccoli e agli adolescenti importanti opportunità di crescita e di miglioramento di se stessi.
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Bambini e teatro: imparare a gestire le emozioni.
Far recitare un bambino non equivale ad insegnargli a fingere bensì a mostrargli in modo concreto le varie emozioni, insegnandogli così a comprenderle, distinguerle e gestirle.
Rabbia, paura, soddisfazione, gioia, impazienza, disgusto, eccetera, rappresentano ciò che si può nascondere nell’animo umano.
La loro drammatizzazione, ovvero il riuscire a metterle in scena attraverso una rappresentazione teatrale, consente al bambino di classificarle in base all’intensità, di affrontarle e di “domarle”, dando loro la giusta dimensione.
La recitazione offre ottimi spunti per affrontare le proprie paure ed i propri limiti attraverso lo scambio dei ruolo.
Può trasformare un bambino timido in un impavido eroe, un bambino perennemente arrabbiato in una persona buona e viceversa, creando in loro una forte empatia, rendendoli ovvero capaci di comprendere gli stati emotivi altrui e comportarsi di conseguenza.
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Bambini e teatro: imparare a socializzare.
Il teatro può essere considerato come un vero e proprio luogo di condivisione e di socializzazione.
A meno non ci si stia preparando per un monologo, parte più adatta ad un adulto che non ad un bambino, recitare con i propri coetanei, come anche interagire con il pubblico stesso, consente al bambino di aumentare le sue capacità relazionali imparando a socializzare ed a condividere le proprie emozioni con chi gli sta intorno.
Il dover esporsi in modo così plateale dinnanzi ad altre persone inoltre consente al piccolo di accrescere la propria autostima e di superare la propria timidezza.
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Bambini e teatro: imparare ad esprimersi con il proprio corpo.
Il teatro è innanzitutto comunicazione, sia essa effettuata attraverso il linguaggio verbale che grazie al proprio corpo. Ciò rappresenta un ulteriore strumento di comunicazione che il bambino può sfruttare ed utilizzare per esprimere le proprie emozioni.
Non tutte le persone infatti riescono a verbalizzare il proprio stato d’animo e necessitano di un canale diversificato per liberarsi delle proprie preoccupazioni e da quei sentimenti che, a lungo andare, possono diventare un vero e proprio fardello per la loro anima.
Anche in questo caso, il teatro diviene utile a tale scopo perché consente al bambino di prendere coscienza del proprio corpo e di utilizzare lo stesso per comunicare con gli altri quelle stesse sensazioni che non riesce ad esprimere con le parole.
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Bambini e teatro: imparare parole ed espressioni nuove.
Recitare è un modo utile per imparare parole e vocaboli nuovi.
Il bambino che sale sul palco e prende parte ad una rappresentazione teatrale avrà in precedenza letto più volte un copione, avrà imparato a memoria la sua parte e avrà avuto un continuo scambio di battute con i propri compagni.
Tutto ciò stimola l’apprendimento attraverso la lettura e consente di arricchire il suo vocabolario, insegnamenti che gli permettono di acquisire una maggiore consapevolezza delle sue capacità.
L’argomento bambini e teatro è fonte di ispirazione per molti eventi, non ultimo il SEGNI New Generations Festival 2017, un evento organizzato dall’associazione artistica e culturale Segni d’infanzia.
Il festival, di cui la DeAJunior è partner, è indirizzato ai bambini e ragazzi di età compresa tra i 18 mesi e i 18 anni e si svolgerà a Mantova dal 28 ottobre al 5 novembre 2017.
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