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Omicidio di Noemi Durini: parla la mamma dell’omicida

di Maria Corbisiero

15 Settembre 2017

Attorno all’ omicidio di Noemi Durini si va delineando un quadro sempre più complesso, due famiglie in continuo contrasto tra loro, il controverso e pericoloso rapporto tra i due ragazzi, e ancora violenze, denunce e ricoveri.

È quanto emerge dalle interviste, indiscrezioni e dichiarazioni ufficiali rilasciate alla stampa mentre gli inquirenti sono ancora impegnati nelle indagini per appurare cosa sia realmente accaduto quella mattina del 3 settembre scorso.

Omicidio di Noemi Durini: intervistata la mamma del 17enne reo confesso.

Omicidio di Noemi Durini: mamma del 17enne accusa la ragazza

Unica certezza sull’ omicidio di Noemi Durini è la colpevolezza del suo fidanzato, il 17enne di Alessano (LE) che frequentava da circa un anno.

 

Il giovane, al termine di un lungo interrogatorio conclusosi nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14 settembre, ha infatti confessato di aver ucciso la sua giovane compagna con il coltello che la stessa avrebbe portato con sé dopo averla colpita con dei sassi.

Il 17enne ha poi mostrato il luogo nel quale aveva nascosto il cadavere della 16enne che giaceva da ormai 11 giorni in un pozzo, semi coperto da alcune pietre.

<<L’ho ammazzata perché premeva per mettere in atto l’uccisione di tutta la mia famiglia>>.

È stata questa la spiegazione del ragazzo, una persona che in tanti hanno descritto come violenta e che la madre della giovane aveva denunciato allo scopo di tenerlo lontano da sua figlia, un’azione che aveva inasprito ancor più i rapporti tra le due famiglie.

 

Intervistata nel pomeriggio di ieri, la madre del ragazzo ha, al contrario, accusato davanti alle telecamere la giovane vittima, che a suo dire sarebbe la responsabile di quel triste epilogo.

La donna ha confermato che il figlio abbia subito 3 TSO (trattamento sanitario obbligatorio), ricoveri che, secondo la stessa, sarebbero dovuti proprio alla ragazza:

<<Si è liberato, mio figlio. Si è liberato […] Gli ha fatto il lavaggio del cervello, l’ha fatto diventare un mostro>>.

Per la donna non vi sono dubbi, l’ omicidio di Noemi Durini è stata una vera e propria liberazione per il figlio e per la sua famiglia, secondo lei sarebbero infatti stati loro le uniche vittime di quel controverso rapporto che ha portato alla brutale morte di una ragazza di soli 16 anni.

Omicidio di Noemi Durini: le ultime parole del fidanzato.

<<Meglio una persona che tre persone>>.

È la schietta, dura ed agghiacciante dichiarazione della madre del ragazzo che così conferma la versione del figlio secondo cui la giovane si sarebbe allontanata volontariamente da casa con l’intento di voler uccidere la famiglia del fidanzato e poter così stare con lui senza alcun impedimento.

Omicidio di Noemi Durini: mamma del 17enne accusa la ragazza

Un’ipotesi avallata anche dal bigliettino che il responsabile dell’ omicidio di Noemi Durini avrebbe lasciato ai suoi familiari e che la madre ha mostrato e letto davanti le telecamere (non è chiaro se sia autentico o meno e perché i familiari del ragazzo non l’abbiano consegnato agli inquirenti):

<<Quello che ho fatto è stato per l’amore che provo per voi. Noemi voleva che io vi uccidessi per potere avermi con sé. Sono un fallito, mi faccio schifo. Ti voglio bene mamma e papà>>.

La donna inoltre controbatte anche alla notizia secondo la quale i genitori della 16enne avrebbero denunciato tempo fa il figlio allo scopo di tenerlo lontano dalla ragazza:

<<L’abbiamo fatto noi l’allontanamento – ha dichiarato – in televisione dicono che la mamma ha denunciato mio figlio… No, è il contrario, noi abbiamo denunciato l’allontanamento da mio figlio>>.

Omicidio di Noemi Durini: le denunce dei genitori e la verifica del Csm.

A far chiarezza su quest’ultimo dato è l’agenzia stampa ANSA in un’editoriale sull’ omicidio di Noemi Durini che, seppur datato 14 settembre 2014, è in costante aggiornamento.

 

I genitori di Noemi avevano sporto denuncia presso il comando dei carabinieri di Specchia (LE) lo scorso maggio, avevano chiesto che il ragazzo fosse allontanato dalla figlia. La stessa era stata poi inoltrata alla procura dei minori di Lecce.

Nel contempo, la famiglia Durini aveva chiesto anche l’intervento dei servizi sociali al fine di poter tenere sotto controllo la figlia che, pur avendo subito violenza dal fidanzato, non riusciva a separarsi da lui e spesso scappava di casa per poterlo raggiungere.

 

Circa 15/20 giorni dopo la presentazione della denuncia da parte della mamma della giovane vittima, la famiglia del 17enne reo confesso dell’ omicidio di Noemi Durini ha provveduto a denunciare la giovane per atti persecutori nei confronti del fidanzato.

Anche questa azione però non è stata sufficiente ad allontanare i due ragazzi.

 

Ora ci si interroga sugli esiti di quelle denunce e ci si chiede se, intervenendo in modo più tempestivo, si sarebbe potuto evitare l’ omicidio di Noemi Durini.

Al fine di fornire ulteriori chiarimenti su tali quesiti, il ministro della Giustizia Orlando ha disposto che venissero effettuati ulteriori accertamenti sulla procura per i minorenni di Lecce.

Lo scopo è quello di appurare se vi siano stati dei problemi o delle omissioni e se questi abbiamo in qualche modo influito sul triste esito della vicenda.

 

Intanto gli inquirenti procedono con le indagini sabato o lunedì al massimo verrà effettuata l’autopsia sul corpo della ragazza per determinare con esattezza le cause del decesso.

 

Per vedere il video con l’intervista della mamma del 17enne cliccare sull’immagine sottostante

Omicidio di Noemi Durini: mamma del 17enne accusa la ragazza

Fonte: ANSA Corriere della Sera



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