Yara Gambirasio è scomparsa il 26 novembre 2010, aveva 13 anni. Da allora sono trascorsi sette lunghi anni, la giustizia ha fatto il suo corso individuando un colpevole, oggi detenuto per l’omicidio della giovane. Yara, se la sua vita non fosse stata spezzata, oggi sarebbe una donna, probabilmente una ginnasta ancora fiera della sua passione, la ginnastica. La mamma e il papà di Yara Gambirasio hanno dovuto fare i conti con un dolore incurabile.
Il papà di Yara Gambirasio ha pubblicamente dichiarato che lui, come anche sua moglie, non seguiranno più le vicende giudiziarie relative all’omicidio della figlia.
Il papà di Yara Gambirasio, Fulvio, e mamma Maura sentono che è giunto il momento di testimoniare ai loro figli, ed in senso più ampio a tutti i giovani, che la vita va avanti.
“Non seguo più le vicende giudiziarie. Cosa mi cambia? Mi ridà mia figlia? No. E allora?”, questo quanto ha dichiarato il padre di Yara.
La dichiarazione pubblica è stata resa in occasione del terzo torneo di calcio organizzato dall’associazione “La passione di Yara“.
Il papà di Yara Gambirasio e la mamma hanno dato vita ad una onlus con lo scopo di portare avanti i sogni della figlia e celebrare la sua passione per lo sport.
L’obiettivo della onlus è quello di favorire i giovani nella crescita sportiva sostenendone i percorsi, anche laddove i ragazzi necessitino di un aiuto.
Riferendosi alla onlus, i genitori di Yara hanno definito il progetto come una possibilità provvidenziale di dare ancora respiro alla memoria della figlia:
“È qualcosa che ci fa stare bene. La nostra non è una missione. Sono credente. È la Provvidenza che sta lavorando in questo senso. Ci aiuta. Altrimenti, non riesco a immaginare come avremmo trascorso questi ultimi tre anni”, ha dichiarato il papà di Yara Gambirasio.