Una violenza subita per ben due volte a soli 6 anni, un abuso taciuto a lungo poi esploso nel maggio del 2016 quando, stanca di custodire quel segreto “sporco”, la bambina ha deciso di raccontare tutto alla madre.
Tutto sarebbe partito da lì, da quella confessione che avrebbe spinto Connie Serbu, mamma 41enne, a costruire la sua atroce vendetta verso colui che anni prima avrebbe violato l’intimità della sua bambina.
È quanto emerso dalle indagini, attualmente ancora in corso, sull’omicidio di 2 uomini che ha portato all’arresto della donna ora accusata di omicidio di secondo grado.
Mamma 41enne uccide 18enne: “Ha violentato mia figlia”.
I fatti che qui di seguito andrò ad esporvi sono accaduti nell’East Naples, una comunità situata nella contea di Collier, in Florida (USA), e ricoprono un arco temporale di circa un anno.
Protagonisti sono per l’appunto Connie Serbu, mamma 41enne di due bambini residente a Naples, Xavier Sierra, 18enne di Golden Gate, situata nella parte occidentale della Contea di Collier, e John Vargas, 29enne del Bronx, New York, giunto nella cittadina della Florida per far visita alla sorella Connie e ai due nipoti.
Stando a quanto emerso dalle indagini e visibile sui documenti ufficiali del tribunale – affermazioni rese note attraverso il quotidiano locale Naples Daily News – la donna, alla quale lo scorso 25 agosto è stato notificato un mandato di arresto per omicidio di secondo grado, avrebbe organizzato e messo in atto l’omicidio di Sierra.
Non è ancora chiaro invece chi abbia sparato ed ucciso Vargas, che sarebbe deceduto in seguito ad una colluttazione con il 18enne.
Come detto in precedenza, tutto ha avuto inizio poco più di un anno fa, ossia nel maggio del 2016 quando la figlia di Connie ha rivelato alla madre 41enne di essere stata violentata 2 volte da Xavier quando aveva 6 anni.
L’odio, la rabbia ed il rancore scaturiti da quei racconti avrebbero spinto la Serbu a cercare di farsi giustizia da sola, negli atti dell’indagine infatti risulta che la stessa abbia più volte rivelato a parenti ed amici la ferma volontà di voler uccidere il ragazzo.
A nulla sono valse le richieste della figlia, che ha più volte chiesto alla madre di non far del male a Sierra, e i consigli di un amico che la invitava a denunciare tutto alla polizia evitando la giustizia fai-da-te.
Sempre più decisa a “punire” il 18enne per quanto denunciato da sua figlia, nel luglio del 2016 la mamma 41enne offre a Sierra un piccolo lavoretto: montare i letti a castello nella sua abitazione in cambio di una somma di denaro.
Il giovane accetta ed attende la donna nel luogo dell’appuntamento. È il 7 luglio del 2016, di lì a poco la sua vita verrà interrotta bruscamente.
La mamma 41enne, accompagnata dal fratello Vargas, ha così raggiunto Sierra, lo ha prelevato con la sua auto e portato in una zona boschiva isolata di Naples.
Secondo la denuncia raccolta dagli inquirenti, il fratello di Connie era intellettualmente disabile – il quotidiano non specifica il tipo di malattia – non è stato quindi difficile per lei coinvolgerlo nei suoi piani in quanto facilmente condizionabile.
Giunti a destinazione, e comprese le intenzioni dei due che durante il tragitto gli avevano chiesto chiarimenti circa la violenza perpetrata ai danni della bimba di 6 anni, il 18enne cerca di fuggire ma viene prontamente inseguito da fratelli, entrambi armati di pistola.
Nasce una colluttazione tra Sierra e Vargas per il possesso di una delle due armi durante la quale il secondo viene colpito all’addome. Sarà il primo a morire.
Il 18enne cadrà esanime poco dopo, ucciso da ben 6 colpi.
Mamma 41enne uccide 18enne: la denuncia.
Accorsi sul luogo del duplice omicidio dopo aver risposto ad una segnalazione da parte di persone che avevano sentito degli spari in quella zona, gli inquirenti hanno trovato la mamma 41enne in preda al panico che cercava di indicare loro i corpi di due uomini che si erano sparati e che lei stessa conosceva.
Accanto ai due uomini c’erano le pistole.
Trasportata in centrale, la mamma 41enne, in riferimento alla morte del fratello, ha dichiarato “E’ tutta colpa mia” lasciando intendere che il 29enne avrebbe commesso l’omicidio dopo aver ascoltato il racconto della nipote violentata.
In merito al 18enne invece ha affermato: “Non mi importa, ha violentato mia figlia … mi ha raccontato tutto quello che è accaduto”.
Tutti i particolari della vicenda qui sopra riportati sono stati resi noti solo la scorsa settimana, ossia poco dopo l’arresto per omicidio di secondo grado della mamma 41enne.
Gli agenti hanno portato avanti le indagini durante l’ultimo anno senza mai perdere di vista la donna, considerata in principio una potenziale testimone nell’indagine e tenendo la stessa, dal febbraio del 2017, in custodia presso la prigione della contea per aver tentato la fuga.
Nel ottobre del 2016 infatti qualcosa sembrava esser cambiato.
Dai documenti giudiziali è emersa la testimonianza del marito della mamma 41enne – la coppia si era separata nel 2014 – che ha dichiarato di aver notato una differenza notevole nel comportamento della moglie nel periodo successivo la scoperta del duplice omicidio.
L’uomo è arrivato a definire la moglie instabile riferendo agli inquirenti che le era stato diagnosticata un disturbo mentale.
Anche un amico di famiglia, interrogato dagli inquirenti perché reo di aver acquistato dei biglietti aerei di sola andata per consentire alla donna e al figlio di lasciare lo Stato, aveva definito il comportamento della mamma 41enne come “paranoico”, in altre parole non era se stessa.
Quattro mesi prima del suo fermo, Connie aveva deciso di portare il figlio nel New Jersey sfuggendo al controllo dei detective per diverse settimane e promettendo che sarebbe tornata solo per recuperare la figlia.
Ad apprendere della loro scomparsa è il marito della donna che, dopo aver contattato la scuola del figlio per controllarne la presenza, ha constatato che lo stesso non era andato a scuola quel giorno.
Tale episodio ha poi spinto l’uomo a fare richiesta per ottenere la custodia esclusiva di entrambi i figli (prima i genitori avevano chiesto la piena custodia dei loro bambini).
Il tenente della polizia di Naples non ha commentato ulteriormente la vicenda in quanto le indagini sono ancora in corso, non è quindi escluso che possano emergere altri particolari.
Fonte: Naples Daily News
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