Potrebbe essere revocata la patria potestà a Salvatore Parolisi?
E’ una possibilità di cui si tratterà in udienza il prossimo 2 dicembre.
Salvatore Parolisi è detenuto, vive in carcere, su di lui pende l’accusa di avere ucciso la moglie Melania Rea e, poi, di averne “deturpato” il cadavere per depistare le indagini.
Salvatore Parolisi è accusato di omicidio e di vilipendio di cadavere ma continua a professare la sua innocenza; è anche un padre che – con la stessa forza con cui afferma di non avere ucciso la moglie – ha chiesto di incontrare la figlia Vittoria. Ma per realizzare tale incontro e per “abbracciare” il papà la piccola – che tra poco spegnerà la sua seconda candelina – dovrebbe essere condotta in carcere. Al momento Vittoria è stata affidata alle cure dei nonni materni, loro e lo zio – il fratello di Melania – ritengono che circa la possibilità di dedurre in carcere la piccola debbano pronunciarsi le competenti autorità: i giudici e i medici esperti a cui il tribunale si affida per decisioni similari. Per questo hanno rimesso al tribunale per i minorenni la scelta circa la possibilità dell’incontro. Ancora nulla si sa in merito alla fattiva possibilità che tale incontro avvenga. Invece, compare sul web una importante dichiarazione dell’avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, il legale spiega: “Quando, a fine giugno, noi abbiamo chiesto l’affidamento temporaneo e provvisorio della piccola Vittoria in quel procedimento si è inserita anche la Procura del Tribunale dei Minori che, formalmente, ha chiesto di revocare la patria potestà e di nominare un curatore speciale per seguire gli interessi di Vittoria. Secondo quanto mi risulta per la Procura di Teramo, in merito alla richiesta dei legali di Parolisi, nulla osta purché ci sia la decisione del Tribunale dei Minori. La Procura di Teramo non sapeva, però, fino ad oggi e fino alla mia trasmissione di tutti gli atti, che c’era questa richiesta di revoca della patria potestà”. E in merito all’affidamento ed alla revoca della patria potestà si discuterà in una udienza esattamente il prossimo 2 dicembre