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Bimbo di 1 anno rischia di soffocare in spiaggia

di Federica Federico

25 Luglio 2017

Un bambino di 1 anno ha rischiato di soffocare mentre era in spiaggia con i genitori, a bloccargli il respiro una caramella gommosa.

Soffocare vuol dire smettere di ricevere ossigeno attraverso la respirazione perché l’aria non trova più spazio per passare dalla bocca ai polmoni.

Il soffocamento porta alla morte perché impedisce una funzione vitale primaria. Dall’ostruzione completa alla disostruzione, si stima che si possa disporre mediamente di 7 minuti per salvare un bambino minimizzando il rischio danni.

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Come fa un bambino a soffocare?

I bambini tendono, sino ad una certa età, a portare tutto alla bocca, possono, pertanto, rischiare il soffocamento quando ciò che mettono in bocca è piccolo o composto da piccole parti.

 

Presidio di sicurezza anti soffocamento è evitare di mettere nella disponibilità del bambino oggetti più piccoli delle sue vie aeree.

Ai corsi di disostruzione pediatrica CRI (Croce Rossa Italiana) insegnano un trucco per sensibilizzare i genitori e anche i fratelli maggiori al tema della prevenzione del soffocamento: non può essere messo a disposizione dei bambini tutto ciò che passa all’interno di un rotolo di carta igienica.

 

Guardate questo video e diffondetelo come presidio di sicurezza:

Allo stesso modo un bambino può soffocare per cattiva deglutizione di un cibo. Esistono cibi a più alto rischio soffocamento la cui somministrazione ai bambini deve essere misurata all’età dei piccoli e controllata.

 

Gomme, würstel, caramelle gommose, alimenti sferici (come uva, caramelle, patatine, eccetera) sono i cibi a più alto rischio soffocamento la cui gestione va ponderata con consapevolezza.

Alimenti a più alto rischio soffocamento: bambino rischia la morte per un würstel

 

Ancora una volta un bambino ha rischiato di soffocare, è successo a Lignano Pineta sabato 22 luglio in spiaggia:

erano quasi le 13:00 quando un bimbo di un anno ha rischiato di soffocare a causa di una caramella gommosa.

L’incidente si è consumato sotto l’ombrellone, il bambino era con i suoi genitori, sono stati loro stessi a dare l’allarme quando il figlio ha smesso di respirare e il suo colorito è diventato cianotico.

 

Provvidenziale l’intervento dei bagnini che, stando alle fonti stampa, hanno praticato sul piccolo le manovre di disostruzione pediatrica.

Dopo il salvataggio i genitori hanno portato il figlio al pronto soccorso della località balneare perché i sanitari si sincerassero delle sue condizioni.

Storie di cronaca come questa insegnano due cose importantissime:

conoscere le manovre anti soffocamento è essenziale e dopo ogni pericolo di ostruzione è fondamentale che il bambino venga sottoposto a una visita specifica per appurarne le condizioni di salute.

 



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