Quando entriamo in un luogo sacro, in particolar modo nelle chiese, non sempre ci chiediamo il significato dei diversi oggetti ed ornamenti che sono lì presenti, poiché per la maggiore siamo attratti dalla bellezza dell’arte raffigurata.
L’ altare in chiesa è l’ornamento che più risalta per bellezza, centralità e maestosità, tutte caratteristiche dietro le quali si nasconde un significato ben preciso che può aiutare a comprendere ed anche vivere meglio, la celebrazione liturgica.
Sebbene gli altari non sono sempre stati gli stessi e sebbene non tutti sono stati sfarzosi o artistici, la “funzione” dell’ altare in chiesa risale ai tempi più remoti e si rifà anche al significato etimologico della parola stessa.
La parola tradotta in diverse lingue dà sempre il medesimo significato, in ebraico la parola altare significa “luogo di mattanza”, in greco invece, “luogo di sacrificio”. Per questo motivo, fin dall’antichità, l’altare è stato il luogo dove venivano celebrati i riti di culto alle divinità, in onore delle quali si sacrificavano vittime animali o si lasciavano in offerta i frutti della terra.
Difatti, tale usanza la si riscontra anche nei racconti dell’Antico Testamento della Bibbia dove si narra di uomini come Abramo, Isacco, Mosè che costruivano altari prima di offrire qualcosa in sacrificio a Dio.
Tutt’oggi l’ altare in chiesa ha mantenuto il medesimo significato, ma l’interpretazione del sacrificio nonché l’oggetto dello stesso, sono mutati quando Dio ha stipulato con gli uomini la nuova ed eterna alleanza attraverso la morte e la risurrezione di Gesù.
L’ altare in chiesa è il luogo dove durante la celebrazione eucaristica vengono consacrati il pane ed il vino che, per azione dello Spirito Santo, diventano corpo e sangue di Gesù. Senza sminuire l’importanza delle altre parti che compongono la messa, questo è il momento centrale di tutta la celebrazione perché i cristiani vivono la loro Pasqua domenicale (passione, morte e risurrezione di Cristo).
E’ questo il sacrificio eucaristico che ogni domenica si compie sull’ altare in chiesa: il memoriale del corpo di Gesù offerto in sacrificio per la redenzione degli uomini.
Memoriale che non significa semplicemente rivivere con il ricordo della mente l’avvenimento, bensì attualizzarlo ogni volta che si celebra l’Eucarestia, perché in quel preciso istante Gesù si fa presente in corpo e sangue nella specie del pane e del vino.
Il memoriale di cui parliamo deriva dal comando dato dallo stesso Gesù il Giovedì Santo quando, spezzando il pane ed il vino, pronuncia la frase che il celebrante ripete:
“Prendetene e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi” e dopo “Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me”.
L’ altare in chiesa è il luogo del sacrificio di Gesù, di quell’immolazione che rappresenta il fulcro della religione cristiana ma, facendo riferimento alla derivazione latina della parola, è possibile rinvenire ancora un altro significato.
In latino la parola altare deriva da “altus” che significa “piattaforma elevata”, difatti l’ altare in chiesa si trova in una posizione centrale e ben visibile da tutti i partecipanti alla messa.
L’ altare in chiesa deve essere il centro verso il quale converge l’attenzione dei fedeli affinché vi sia una partecipazione alla celebrazione attiva, diretta e spontanea. Insomma, l’altare anche inteso nella sua costruzione materiale, è il cuore dell’aula liturgica ed in senso ancor più generale, è il cuore dell’intera chiesa.
Anche l’allestimento dell’ altare in chiesa non è mai causale.
In generale, proprio per la sua sacralità, l’altare va allestito con semplicità e sobrietà, evitando decori eccessivi e decisamente fuori luogo. A prescindere dalla tipologia di addobbo, sull’ altare in chiesa sono sempre presenti tre oggetti importantissimi, ovvero:
- Tovaglia bianca.
Il colore bianco della tovaglia afferma che lì si consumerà il sacrificio eucaristico secondo quanto comandato da Gesù. Fermo restano che il colore non cambia, a seconda dello specifico tempo liturgico che la Chiesa vive, la tovaglia possiede delle applicazioni di diverso colore (ad esempio gli orli di colore viola durante la Quaresima, verde durante il tempo ordinario, etc..).
Si tratta dei cosiddetti paramenti che cambiano colore durante l’intero anno liturgico. Il venerdì santo, giorno della Passione di Gesù, l’ altare in chiesa è completamente spoglio, anche della tovaglia stessa.
- La croce.
E’ il simbolo per eccellenza del sacrificio di Gesù, la morte in croce per la redenzione dei peccatori. La croce con l’immagine di Cristo Crocifisso deve stare possibilmente sopra l’altare o strettamente accanto ad esso.
- Candele.
Le candele accese sull’ altare in chiesa sono segno della presenza di Dio.
Questi sono soltanto alcuni riferimenti in merito al significato ed all’importanza dell’ altare in chiesa, in quanto l’argomento meriterebbe notevoli approfondimenti. Certo è, che nulla è disposto casualmente e tutto ritrova una propria spiegazione teologica, volta alla comprensione del significato di tutto quanto prende parte alla celebrazione eucaristica, suscitando in ciascun fedele una più consapevole partecipazione.
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