Pink è il nome d’arte di Alecia Beth Moore, famosissima cantautrice e attrice statunitense. Pink oltre ad essere una star internazionale è una mamma: il 7 gennaio del 2006 ha sposato il motociclista di cross Carey Hart, il matrimonio in un primo momento sembrò destinato a fallire, i due coniugi, infatti, si separarono il 20 febbraio del 2008 ma poi tornarono insieme nell’aprile dello stesso anno.
Il 2 giugno 2011 mamma Pink ha dato alla luce, Willow Sage Hart, la primogenita della coppia; Willow è diventata sorella maggiore il 26 dicembre 2016 con la nascita di Jameson Moon.
Come per tutte le mamme, anche per Pink la vita quotidiana è cambiata con la maternità e l’arrivo dei figli.
Tutte le donne-mamme percepiscono il radicale cambiamento di costumi e abitudini personali e familiari che interviene con la nascita di un figlio, ciò avviene già solo in ragione della gestione dei bambini e delle incombenze di cura che ruotano intorno all’essere madre.
Spesso facciamo cose che qualcun altro non approva, di continuo prendiamo scelte personali che inevitabilmente ricadono sui bambini e sempre ci assumiamo la responsabilità della genitorialità. Eppure nulla, nemmeno la più onorevole delle decisioni, ci sottrae al giudizio.
Nel momento in cui ci esponiamo come mamme già siamo oggetto di un giudizio esterno e estrinseco. Questo lo sa anche Pink che recentemente ha pubblicato su Instagram una sua foto immersa nella comune Vita da Mamma, ottenendo giudizi non omogenei e non univoci.
L’immagine postata da Pink la ritrae in cucina col bimbo in fascia curiosamente proteso verso la padella e la figli più grande arrampicata sul mobile della cucina accanto ai fuochi accesi e dinnanzi a quello che sembra un elettrodomestico alimentato a corrente.
Tra i commenti alla foto uno va direttamente al cuore del problema, Pink o no, foto biasimevole o perfetta, comportamento giusto o sbagliato, l’osservatore sarà sempre portato alla critica.
Un utente Instagram commenta così:
“People spend so much time following famous people just to get an inside look at how they live and with who. Then when they find out they aren’t perfect and live like everyone else and deal with everyday struggles just like the rest of us. Then they judge them! If the famous people don’t share their life with us, they must be hiding something or they think they are better than us! … Get a life people, take care of your own! I get so sick of the judging! This woman is sharing personal life moments with you, and people try and drag her down!”
che tradotto vuol dire:
“Le persone spendono così tanto tempo dietro i personaggi famosi solo per gettare un’occhiata all’interno della loro vita, poi li biasimano quando scoprono che non sono perfetti, che vivono come tutti gli altri e affrontano le lotte quotidiane proprio come il resto di noi. Se le persone famose non condividono la loro vita con noi sosteniamo che abbiano qualche cosa da nascondere oppure diciamo che si credono migliori di noi! … Prendetevi cura delle vostre vite! Resto sconvolto per la facilità del giudizio! Questa donna (Pink, ndr.) sta condividendo momenti di vita personale con noi, e la gente cerca di trascinarla verso il basso!“
Cosa è “discutibile” nella foto di Pink e perchè questo utente Instagram si stupisce fino a questo punto dell’altrui giudizio?
Il bambino in fascia si protende verso la padella che la mamma sta rimestando senza mestolo, mentre la figlia maggiore è arrampicata sul mobile della cucina e sta in ginocchio dinnanzi a quella che sembra essere una macchina per il caffè (probabilmente alimentata a corrente e con la spina inserita nella presa o almeno questo pare guardando la foto).
Da mamma blogger mi sono imposta una regola, regola che sta alla base anche della mia scelta di non mostrare in viso i miei figli: il messaggio pubblico che si veicola della maternità, così come della cura dei bambini deve essere massimamente responsabile. E attenzione questo non equivale ad essere costruiti o irreali o addirittura utopistici, significa, semplicemente, essere coscienziosi.
- E’ buona norma tenere i bambini a una distanza di sicurezza dai fuochi accesi;
- intorno ai 3\4 anni i bimbi hanno il diritto di incominciare a cooperare alla gestione dei pranzi e delle cene, cooperazione che favorisce anche il rapporto del bambino col cibo, tuttavia ogni azione del bimbo in cucina deve essere gestita con cautela ;
- l’approccio ai fuochi va misurato con l’età e i bambini vanno tenuti al riparo da schizzi o dal generico pericolo di bruciarsi o ustionarsi);
- ai figli va insegnato che gli utensili, gli elettrodomestici, le pentole, i fornelli, eccetera, hanno ciascuno un uso proprio e rispetto ad essi chi li adopera non deve avere comportamenti non appropriati.
Ragionando genericamente, per esempio, è non appropriato arrampicarsi sui mobili perché, oltretutto, un bambino potrebbe farlo anche quando sul fuoco vi sia una pentola di acqua bollente.
Quella di Pink è, secondo molti ammiratori, la foto di una mamma multitasking, certamente è il ritratto di un momento della sua Vita da Mamma e naturalmente, anche in quanto foto pubblica, suggerisce delle considerazioni. Personalmente non voglio scadere nel giudizio, ritengo tuttavia valido e corretto il principio per cui la migliore maternità è quella consapevole e la più grande e difficile consapevolezza è quella dei propri limiti, cio’ vale per ogni persona che si prenda cura di un bambino col grosso carico di stanchezza e responsabilità che ne discende.
A voi ogni personale e ulteriore considerazione da mamme!
Fonte foto Instagram