Sopratutto dopo un periodo di trascuratezza fisica, tal volta dopo la gravidanza, che per sua natura trasforma il corpo, e tal altra dopo fasi di libertà alimentare, magari persino eccessiva, capita di avere assolutamente premura di dimagrire, è allora che si va alla ricerca di diete che promettano un dimagrimento veloce. La dieta delle 8 ore è uno dei regimi alimentari che promette un dimagrimento “miracoloso”, pari anche a 4 chili alla settimana.
Prima di concentrarci sul merito della dieta delle 8 ore è bene chiarire che il migliore dimagrimento è quello disegnato sui bisogni soggettivi di ciascuno, ovvero quello pianificato in base alle peculiarità del singolo individuo.
La dieta delle 8 ore, soggetto del libro scritto a quattro mani da David Zinczenko e Peter Moore, non è adatta a tutti, anche per le restrizioni e i tempi che implica.
Pertanto non affidatevi al fai da te, potenzialmente a danno della vostra salute, ma considerate sempre l’importanza di consultare un medico o un nutrizionista prima di avviare una dieta.
La dieta delle 8 ore si basa sul cosiddetto digiuno ad intermittenza: è ammesso, cioè, alimentarsi per alcune ore restando a digiuno per la maggior parte della giornata.
8 ore utili per mangiare e 16 ore di obbligatorio digiuno, per 5 giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì. Questo è lo schema base della dieta delle 8 ore.
L’ultimo pasto deve essere compiuto tra le 16:00 e le 18:00 a seconda che si ammetta di mangiare alle 8:00 o alle 10:00 per la prima volta nella giornata.
Questa dieta contraddice l’indicazione comunemente ammessa da medici e nutrizionisti dei 3 pasti fondamentali + 2 spuntini al dì.
Inoltre è inadatta per chi è sottoposto a importanti stress fisici (come può essere l’allattamento) che pretendono un costante apporto energetico.
Alcune categorie di persone vengono escluse dalla dieta tenendo conto delle ore di prolungate di digiuno che essa impone: difficile pensare, per esempio, che chi lavora al mattino, con turni anche molto anticipati, possa resistere allo stress fisico mentre il corpo è a digiuno da 10 o 14 ore.
La dieta delle 8 ore (come tutti i regimi alimentari basati sul digiuno intermittente) fonda il dimagrimento sullo sfruttamento delle risorse di grasso:
il corpo nelle 16 ore di digiuno consuma ciò che ha mangiato e attinge dalle scorte di grasso, questa fruizione di grasso “di scorta” sta alla base della perdita di peso. Tuttavia non è escluso che ritornando ad un’alimentazione ordinaria il peso non aumenti con la stessa velocità con cui è calato.
Durante le 16 ore di digiuno intermittente è consentito solo idratarsi bevendo acqua, tè e caffè.
Dieta delle 8 ore non vuol dire dieta delle 8 ore di abbuffate,
gli autori del regime alimentare chiariscono che nell’arco temporale in cui alimentarsi è ammesso bisogna comunque mangiare con moderazione: porzioni piccole di qualsiasi alimento senza soddisfare mai incondizionatamente gli attacchi di fame. Gli stessi autori suggeriscono di praticare esercizio fisico prima della colazione.
Questo, associato alla limitazione oraria importante, rende la dieta delle 8 ore estremamente impegnativa.
Gli autori per alleggerire l’impegno fisico e metabolico consigliano di avere un approccio graduale al regime alimentare: per abituarsi alla dieta è bene incominciare con un massimo di 3 giorni alla settimana.
Comperare un libro non basta ad essere certi degli effetti della dieta sull’organismo, le diete possono avere effetti collaterali, ciò vale per ogni regime alimentare.
Effetti collaterali della dieta: dimagrire mangiando e ridurli a 0
Pertanto, se a dissuadervi dal fai da te non bastano le restrizioni di una dieta, rispetto alla dieta delle 8 ore, come rispetto ai digiuni intermittenti, considerate il bisogno che l’organismo ha di energie per muoversi nel mondo.
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