L’azzurro è il colore degli occhi che più di tutti affascina e colpisce per le intense sfumature che talvolta riserva. Sugli occhi azzurri sono stati effettuati nuovi studi che hanno portato ad una scoperta davvero curiosa per tutti coloro che posseggono gli occhi chiari.
Gli occhi azzurri sono determinati da precise modificazioni che avvengono a livello genetico.
La ricerca guidata dal professore Hans Eiberg del Dipartimento di Medicina Cellulare e Molecolare dell’Università di Copenhagen ha portato alla scoperta che in realtà, in principio, tutti avevano gli occhi marroni.
A provocare gli occhi azzurri è una modificazione genetica che colpisce il gene OCA2 che codifica la Proteina P, specificamente coinvolta nella produzione di melanina, il pigmento che dà colore ai capelli, alla pelle ed agli occhi.
La modificazione del gene comporta una riduzione della produzione di melanina nello stroma dell’iride, determinando la formazione degli occhi azzurri anziché scuri.
Una squadra di studiosi ha scoperto che le persone con gli occhi azzurri hanno un unico antenato comune.
La modificazione genetica che determina gli occhi azzurri è stata riscontrata per la prima volta tra i 6000 ed i 10000 anni fa.
L’uomo era un cacciatore-agricoltore, vissuto nel Mesolitico, il cui corpo è stato rinvenuto per caso nel 2006 in una grotta sita nella Spagna settentrionale. La freschezza del luogo, appunto una grotta, ha mantenuto i reperti in ottimo stato permettendo agli studiosi di prelevare un dente per leggervi il DNA.
Gli studi sul ritrovamento sono stati effettuati da un ricercatore spagnolo, Carles Lalueza-Fox appartenente al “Consiglio Nazionale delle Ricerche Spagnolo”(CSIC), ma anche grazie ad un’ampia collaborazione internazionale.
Gli antichi reperti, una volta datati, hanno mostrato però un’eccezionalità.
Difatti, il ricercatore racconta che la sorpresa più grande è stata scoprire nel DNA dell’uomo la presenza di caratteri genetici africani associati però, alle variazioni genetiche che determinano gli occhi azzurri, tipiche invece, del fenotipo europeo.
In semplici parole, quest’uomo aveva capelli e pelle scura, caratteristiche tipicamente africane e gli occhi azzurri, predominanti negli uomini bianchi europei. Una scoperta insolita ma davvero eccezionale che è stata pubblicata anche su “Nature”.
L’uomo, chiamato La Brana 1, con pelle scura ed occhi azzurri ha un antenato in comune con la popolazione che nel Paleolitico colonizzò Mal’ta.
A confermarlo è il confronto con i dati di una ricerca effettuata nel 2013 (della quale si è riportato anche sul “New York Times”) sul corpo di un giovane individuo del Paleolitico ritrovato a Mal’ta, in Siberia.
Inoltre, gli “attuali parenti” di Brana 1 potrebbero trovarsi nel Nord Europa, ad esempio in Svezia e in Finlandia, dato che queste popolazioni posseggono analogie genetiche con Brana 1.
“Complessivamente, i risultati documentano una continuità genetica nelle popolazione dell’Eurasia centrale e occidentale ed, in effetti, questi dati sono coerenti con quelli ricavati dai resti di altri siti archeologici in Europa e Russia”.
Così afferma Lalueza-Fox commentando la scoperta.
Diversi studi confermano che le persone con gli occhi azzurri hanno una certa personalità.
Lo studio effettuato dall’”University of Queensland” e dall’”University of New South Wales” riportato sul Medical Day conferma che coloro che hanno gli occhi azzurri sono persone competitive, egocentriche e molto scettiche.
Inoltre, gli studi effettuati dalla dottoressa Inna Belfer dell’Università di Pittsburgh , una città degli Stati Uniti d’America, hanno confermato che le donne incinte con gli occhi azzurri tollerano di più i dolori durante il parto ed in generale affrontano meglio lo stress del parto.
L’esame è stato eseguito su un campione di donne incinte dal quale è risultato inoltre, che le donne con gli occhi chiari provano meno ansia nella fase postpartum riducendo così il rischio di depressione.
Alle informazioni a carattere scientifico quasi mai poniamo attenzione, in quanto forse raramente ci chiediamo perché assumiamo un determinato aspetto, ad esempio perché abbiamo gli occhi azzurri piuttosto che neri.
Il fatto che questo dipenda dalla genetica, dalla composizione del nostro DNA è chiaro a tutti ma approfondire andando indietro nella storia, grazie agli studi certi che sono stati effettuati, arricchisce piacevolmente il bagaglio culturale perché anche questo potrebbe essere considerato parte integrante della nostra storia e dell’evoluzione del genere umano.
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