Costretta dalla madre a prostituirsi per pochi euro alla tenera età di 12 anni, la ragazza oggi 13enne lancia un appello per salvare la sorella minore.
Dopo aver vissuto un incubo per mano di colei che le ha donato la vita e che l’avrebbe dovuta amare e proteggere, la giovane sta cercando di evitare che la piccola possa avere il suo stesso orrendo destino.
13enne costretta a prostituirsi lancia un disperato appello.
L’incubo della 13enne costretta a prostituirsi, una ragazza poco più che bambina, ha avuto inizio nell’estate dello scorso anno e si è concluso il 31 gennaio del 2017 quando, al termine delle indagini effettuate dagli inquirenti, si è provveduto all’arresto della donna.
Pesanti le accuse nei suoi confronti: induzione e favoreggiamento alla prostituzione, inosservanza dell’obbligo di istruzione e reato di estorsione continuata .
Secondo quanto riportato in quel periodo dagli organi di stampa, la madre, una donna di 31 anni originaria e residente nel salernitano, era solita organizzare incontri molto intimi tra la figlia ed un anziano nella casa di quest’ultimo.
Il tutto avveniva per mero scambio di danaro: la donna infatti chiedeva all’uomo dai 5 ai 15 euro per ogni singola prestazione dell’adolescente.
La donna inoltre avrebbe ripetutamente contattato telefonicamente l’anziano camuffando la propria voce e fingendo di essere la figlia minorenne desiderosa di organizzare altri incontri.
L’accusa di reato di estorsione continuata invece non ha nulla a che vedere con la 13enne costretta a prostituirsi.
La madre 31enne infatti ricattava un altro uomo, un 47enne, con il quale aveva a sua volta avuto rapporti intimi a pagamento.
Con la minaccia di raccontare alla moglie di lui i loro incontri privati, la donna si era fatta dare diverse somme di denaro per un totale di 4mila euro.
Le indagini sulla 13enne costretta a prostituirsi, effettuate dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, hanno avuto inizio in seguito a dei sospetti avanzati dagli inquirenti che sorvegliavano l’abitazione della donna.
Con lei infatti abitava l’allora compagno, nonché padre della figlia minore, nata a settembre, indagato per reati sessuali estranei a quelli che avevano come protagonista la ragazzina.
Una volta venuti a conoscenza della 13enne costretta a prostituirsi, e dopo aver raccolto sufficienti prove, i militari hanno effettuato l’arresto della madre che attualmente è detenuta in carcere insieme alla piccola mentre la primogenita è stata affidata ad una comunità.
E proprio per salvare la sorellina la giovane ha lanciato un accorato appello nel corso dell’incidente probatorio:
<<Non voglio che a mia sorella capiti quello che è successo a me, vi prego aiutatela>>.
Stando agli ultimi aggiornamenti sulla vicenda riportati dal Tgcom24, i magistrati cercano ora di far perdere la genitorialità alla madre così che la piccola possa essere affidata alla stessa comunità dove attualmente vive la 13enne costretta a prostituirsi.
Quest’ultima, pur non dimenticando la sorella e il dolore provato per quanto subito ora in passato, sta cercando di rifarsi una vita iniziando dall’istruzione.
Non essendo andata per anni a scuola – per tale motivo alla madre è stato contestato il reato di inosservanza dell’obbligo di istruzione – sta ora frequentando la quinta elementare.
L’augurio è che possa trovare la giusta serenità insieme alla sorellina.