Si dimette il responsabile della comunicazione per il Ministero dell’istruzione Massimo Zennaro, schacciato dalle macerie del tunnel della Gelmini.
I fatti:
Sarebbe stato superato il limite della velocità della luce.
Secondo la fisica moderna nulla può correre ad una velocità superiore a quella della luce che viaggia a 299,792,458 km al secondo.
Gli studiosi del Cern avrebbero organizzato e messo in atto un esperimento di “ scienza fisica” in cui dei neutrini, invisibili particelle elementari, avrebbero corso ad una velocità superiore a quella della luce.
I neutrini “sparati” dal Cern di Ginevra (il più illustre laboratorio di Fisica Nucleare del mondo) hanno compiuto un lungo viaggio che li ha condotti sino al cuore del Gran Sasso, ai laboratori dell’Infn (Istituto di Fisica Nucleare).
Tra il Cern di Ginevra e la sede dell’Infn corrono 730km, questi neutrini sarebbero arrivati a destinazione (tecnicamente al bersaglio) in un tempo inferiore a quello che di fatto avrebbe impiegato la luce per coprire la medesima tratta.
Come hanno viaggiato i neutrini? Come si sono mossi?
Non hanno preso il treno né l’aereo e non sono passati attraverso un tunnel … i neutrini dell’esperimento sono stati accelerati in un acceleratore, l’Lhc, costruito nei laboratori di Ginevra, da lì sono stati orientati e sparati verso i laboratori dell’Infn.
I neutrini non interagiscono con la materia, essi passano attraverso la materia e trapassano la roccia.
La notizia della corsa dei neutrini rappresenta una conquista della fisica moderna.
La Gaffe del Ministero dell’Istruzione:
Non appena è stata divulgata la notizia il ministro Mariastella Gelmini si è opportunamente congratulata con l’equipe di scienziati. Ma, attenzione, nel comunicato del ministero si legge qualcosa di più schioccante dell’esperimento stesso:
l’Italia avrebbe contribuito “alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso attraverso il quale si è svolto l’esperimento”.
Stando alla lettera del comunicato esisterebbe un tunnel che collega il Cern con il Gran sasso, sarebbe un opera maestosa ed unica, lunghissima, infatti percorrerebbe circa 732 chilometri.
E grazie a questo tunnel si sarebbe potuto realizzare l’esperimento, letteralmente il comunicato afferma che “attraverso esso”, il tunnel, la prova scientifica avrebbe avuto luogo.
Ebbene non esiste alcun tunnel. I neutrini di fatto non hanno bisogno di gallerie, strade e passaggi, essi attraversano direttamente la materia.
Al Ministero hanno capito diversamente e la loro personale interpretazione ha fatto assai discutere …
… <<Beata ignoranza>> hanno gridato nel web, la gaffe è rimbalzata ovunque, anche facebook ha contribuito a divulgare la “svista” ministeriale.
Gli studenti hanno felicemente sottolineato che anche i grandi sbagliano? Probabilmente si, peccato però che i grandi debbano dare il buon esempio.
Sotto le macerie del tunnel della Gelmini resta il responsabile della comunicazione per il Ministero dell’istruzione Massimo Zennaro
E, siccome chi sbaglia paga, sotto le macerie del tunnel della Gelmini doveva pur rimanere qualcuno. C’è rimasto Massimo Zennaro, classe 1973, dottore in Scienze Politiche, egli era alla guida della comunicazione del ministero dell’Istruzione, università e ricerca dal 2008, ha presentato le sue dimissioni irrevocabili.
C’è da dire, però, che l’opinione pubblica attribuisce la maternità dell’immaginifico ponte non al dimissionario Zennaro ma alla onorevole Gelmini, la quale pure dovrebbe una spiegazione ai suoi studenti … quei giovani che imparano di geografia e fisica … quelli che alla prossima maturità potrebbero sentirsi chiedere: << Mi parli del recente esperimento Cern>>. Ebbene se rispondessero che i neutrini hanno attraversato un tunnel – persino inesistente – verrebbero certamente bocciati!