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Strage di Fasano: Condannato Autista, Uccise 5 Persone

di Maria Corbisiero

03 Marzo 2017

Si può morire a soli 3 anni per “imprudenza, imperizia e negligenza”?

Purtroppo si, la piccola Viola Casili è stata prematuramente strappata a questa vita e all’amore dei suoi genitori quando aveva solo 3 anni.

 

Ieri, giovedì 2 marzo, il giudice dell’udienza preliminare di Brindisi ha condannato l’autore della strage di Fasano, incidente nel quale, oltre alla bambina, persero la vita altre 4 persone.

Strage di Fasano: condannato autista, uccise 5 persone.

Strage di Fasano: Condannato Autista, Uccise 5 Persone

I fatti risalgono al 12 dicembre del 2015, quel giorno l’automobilista di un’autocisterna perse il controllo del proprio mezzo mentre percorreva la statale 379 Brindisi-Bari, all’altezza di Torre Spaccata, provocando quella che fu ricordata come la strage di Fasano.

 

In quell’incidente persero la vita la piccola Viola (3 anni), figlia di Cristian Casili, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, i suoceri di quest’ultimo, nonché nonni materni della bambina, Vito Muscatello e Rosetta Minerva, Annamaria Minerba, zia da parte di madre della moglie di Casili e Leo Orlandino, 21enne portiere della squadra di calcio di Brindisi “Real Paradiso”.

 

Stando a quanto accertato dagli agenti del commissariato di Ostuni, incaricati di ricostruire la dinamica dei fatti, il 57enne, che era alla guida del mezzo pesante che trasportava 270 quintali di olio, non si rese conto di essere troppo vicino all’auto che lo precedeva e, nel tentativo di superarla, effettuò una brusca sterzata a sinistra seguita da un’immediata controsterzata a destra per evitare la barriera jersey.

A causa del repentino cambio di direzione e l’elevata velocità – le fonti stampa riportano che l’autocisterna viaggiava tra gli 85 e i 90 Km orari mentre il limite consentito era di 70 km/h – l’autista perse il controllo del mezzo che si ribaltò finendo nella carreggiata opposta travolgendo 3 autovetture che stavano transitando.

 

Secondo la polizia la strage di Fasano fu provocata da una “guida distratta per l’uso del cellulare e in condizioni di affaticamento” dell’autista che non “rispettò l’idonea distanza di sicurezza dal veicolo”.

L’uomo fu arrestato poco dopo l’incidente con l’accusa di omicidio colposo plurimo con l’aggravante delle violazioni del Codice della strada.

Nonostante il pm avesse chiesto per lui una pena di 4 anni e mezzo, ieri il gup di Brindisi ha emesso sentenza con rito abbreviato condannando l’autore della strage di Fasano a 6 anni di reclusione.

Il giudice ha inoltre deciso che il risarcimento del danno per le parti civili, in tal caso il papà della piccola Viola e la sua mamma, Marta Muscatello, coinvolta anche lei nell’incidente riportando gravi ferite, verrà deciso in sede civile.

Una sentenza che purtroppo non potrà restituire a questi ultimi la propria bambina, volata in cielo troppo presto per una distrazione.

 

Fonte: Repubblica ANSA

 

 



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