La morte di Melania Rea resta avvolta dal mistero, intorno al marito una coltre di sospetti, ma Salvatore Parolisi continua a dichiararsi innocente. Il mistero si nasconde nei cellulari dell’uomo, negli sms cancellati?
I legali dell’uomo, attualmente in carcere con l’accusa di avere ucciso la moglie Melania, avevano recentemente chiesto la riesumazione del cadavere della vittima al fine di effettuare un nuova accertamento autoptico sulle spoglie della donna. Secondo le eccezioni addotte dalla difesa di Parolisi l’orario della morte non sarebbe certo ed andrebbero riconsiderate le tracce sul corpo di Melania, la procura di Teramo ha respinto tale richiesta esprimendo in merito parere negativo.
Un nuovo esame sul cadavere finirebbe con l’essere soltanto una improduttiva ripetizione giacché gli accertamenti autoptici sono già stati espletati in odo compiuto ed esaustivo – questa pare essere la posizione della procura.
“Penso che Parolisi sia colpevole, ma non credo che sia stato lui a colpire Melania”, così parla Gennaro Rea, zio della vittima; esponendo una personale ricostruzione della scena del crimine Gennaro Rea svela che secondo lui Salvatore sa chi avrebbe ucciso Melania, lo zio della vittima immagina il caporal maggiore presente sulla scena del crimine, pur non pensando, invece, che Melania sia morta per mano del marito.
Secondo quanto rivela Gennaro Rea la considerazione di Salvatore Parolisi è mutata nella famiglia di Melania nel momento in cui l’uomo, marito della vittima e padre di Vittoria figlia nata dall’amore della coppia, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Non aggiunge altro Gennaro Rea. Ed intanto, secondo indiscrezioni, dal personal computer di Melania, utilizzato anche da Parolisi, emergerebbero ulteriori indizi, si parla genericamente di foto.
La mamma di Melania, chiudendo con una accorata dichiarazione un servizio di Chi l’Ha Visto dedicato alla figlia, si immagina dinnanzi a Salvatore Parolisi ed, alla domanda della giornalista che intende sapere dalla signora Rea cosa chiederebbe al padre di sua nipote, la nonna, affranta e provata, risponde semplicemente che lei è alla ricerca della verità.
Intanto la procura di Teramo ha nominato un esperto per approfondire le tracce telefoniche lasciate dal cellulare di Salvatore Parolisi e, magari, recuperare le “impronte” di traffico telefonico o sms cancellati dall’apparecchio ma rilevanti ai fini delle indagini.
L’esperto, illustrissimo, scelto dagli inquirenti è il professor Oreste Andrisano, esperto di telefonia mobile e docente di sistemi di comunicazione alla facoltà di Ingegneria di Bologna.
L’esame delle tracce telefoniche segnate dal cellulare di Parolisi lo riporteranno sulla scena del crimine? È questa la domanda che attende una risposta.
Emergeranno dagli sms altri segreti, saranno recuperate, attraverso il telefono del caporal maggiore, nuove informazioni utili per comprendere perché Melania è morta?
Ad onor del vero va aggiunto che sul recupero dei messaggi telefonici le opinioni sono contrastanti per il consulente della difesa, Paolo Cusani, questa è un’operazione letteralmente impossibile.