E’ accaduto alle porte di Roma, zona Monterotondo: nella notte tra venerdì e sabato, un 21enne senza fissa dimora, papà di un neonato, ha avuto una lite con la compagna e le ha sottratto il bimbo facendo perdere le tracce di sé.
Papà e bambino sono stati avvistati e ritrovati in un centro commerciale della Capitale. Il 21enne avrebbe subito confessato di aver trascorso la notte in una baracca nella zona tra Montesacro e San Basilio.
Il bambino di 2 mesi rapito dal padre è ricoverato in ospedale ma le sue condizioni di salute non sono buone.
All’atto del ritrovamento il bambino, che non ha ancora compiuto i tre mesi di vita, presentava un evidente ematoma sotto lo zigomo, malgrado ciò le sue condizioni di salute non apparivano preoccupanti.
A causa dell’ematoma e per un monitoraggio complessivo delle sue condizioni, il piccolo è stato subito dedotto in ospedale, presso il Trauma Center pediatrico del policlinico Gemelli.
E’ da qui che arriva la triste notizia diffusa in queste ore dalla stampa nazionale:
il trauma cranico e un successivo versamento hanno fatto precipitare la situazione e le condizioni di salute del bambino di 2 mesi rapito dal padre sono ora critiche.
Il 21enne Gianluca C., padre del piccolo, è in stato di fermo nel carcere di Rebibbia e l’accusa che grava sull’uomo è di sottrazione di minore e lesioni aggravate. La mamma del bimbo lo ha denunciato.
La donna, a sua volta colpita dall’ex compagno, si è vista sottrarre il figlio e per una notte intera non ha saputo dove fosse il suo bambino di soli due mesi e mezzo.
Il destino dei figli, specialmente se piccolissimi, è nelle mani degli adulti: il genitore è colui da cui il bambino dipende ed è l’artefice del destino del piccolo sino al punto da poterne pregiudicare e compromettere la vita. Storie come questa debbono concorrere a massimizzare il senso di responsabilità di noi adulti e devono valere come monito alla tutela dei minori. A volte il mondo intero dimentica che i bambini sono il futuro e già solo per questo vanno protetti e tutelati sempre!
Nota per il lettore: la foto di copertina a corredo di questo articolo è un’immagine di repertorio che non immortala il bambino di 2 mesi rapito dal padre.