Quante volte i bambini, anche i più piccoli riescono a darci lezioni di caparbietà e di forza. Anche nati da poche ore, da pochi giorni, il loro attaccamento alla vita può insegnare qualcosa anche e soprattutto agli adulti che tendono a scoraggiarsi per molto meno.
Una bimba nata con l’intestino fuori dal corpo insegna una grande lezione alla sua mamma e al suo papà: non arrendersi mai!
Neonata lotta ogni giorno per la vita
Quando la mamma di Layla, Zoe, 23 anni stava aspettando la sua piccola, a sole 12 settimane di gravidanza, fa la prima ecografia e scopre che i problemi stavano appena iniziando.
La bimba soffriva di gastroschisi, una patologia che faceva in modo che ci fosse un buco nell’addome e l’intestino fosse fuori dal suo corpo, letteralmente.
Questa patologia comporta un altro rischio di vita e di infezioni.
Quando la piccola con l’intestino fuori dal corpo nasce si teme per la sua vita, i suoi primi giorni sono delicatissimi
Layla nasce prematuramente alla trentasettesima settimana.
Passa i suoi primi sei giorni di vita con l’intestino fuori dall’addome, sospeso e avvolto in una busta di plastica per poter evitare l’infezione. Nel frattempo inizia delle terapie per sottoporsi a numerosissimi e delicati interventi tra cui il principale per riposizionare i suoi organi in sede che dura ben due ore e lei è così piccola…
“Eravamo pronti a tutto – ricorda la mamma – ci avevano detto che sarebbe stata ventilata e poteva essere a rischio di vita ma lei ce l’ha fatta e brillantemente, dopo pochissimo tempo respirava già autonomamente.
Fin da subito dimostra di essere una grande combattente.
Layla ha potuto prendere solo poco latte materno, solo dopo dieci giorni di vita, sempre con la paura che quel particolare intestino potesse non tollerarlo, fu necessario fargliene assumere un po’ anche dal sondino naso-gastrico. La bimba cresceva poco e non poteva indossare neppure le tutine della misura 0, tanto le erano grandi.
Due mesi dopo la piccola nata con l’intestino fuori dall’addome è a casa ma la sua vita è ancora in pericolo
Solo due mesi dopo, Layla era con i suoi genitori in visita da parenti e, improvvisamente, sta male, sembra quasi essere sul punto di morire.
Gli esami confermano che la bimba aveva una forma di polmonite e di pericardite, un’infezione cardiaca.
Layla viene ricoverata di nuovo all’ospedale di Glasgow dove passa tre lunghe settimane sotto osservazione e in terapia antibiotica.
Già mentre si sta lentamente riprendendo, i genitori vengono colpiti da un’altra brutale notizia, dopo tutto quello che la bimba ha già passato, si evidenzia una rara complicazione e un coagulo di sangue al cuore.
La mamma è disperata, pensa davvero di perdere la sua piccola. Tutto sembrava andare contro le loro speranze.
“Non penso di aver mai pianto così in vita mia.”
Zoe e il marito James passano 15 giorni in ospedale al capezzale della figlie che finalmente viene dimessa.
Ora, quotidianamente, la mamma, tra l’altro infermiera, deve iniettarle un farmaco anticoagulante ma pare che la situazione stia rientrando e le dimensioni del coagulo si stiano lentamente riducendo. Le speranze sono buone attualmente e Zoe si augura che l’ospedale diventerà presto solo un brutto ricordo.
“E’ bello poterla coccolare al mattino senza dover andare fino in ospedale, speriamo che questa volta sia l’ultima.”
“Lei è sicuramente una guerriera, è una bambina allegra, che fin dal primo mese, malgrado tutto, ci ha mostrato fiera, il suo sorriso, è passata da mille pericoli ma è allegra e rende allegri tutti quelli che la guardano.”
Il suo sorriso in effetti è davvero contagioso e riscalda il cuore.
Il Bambino Nato con gli Organi Fuori dal Corpo
Fonte: Mirror