Frequentemente la scelta del nido è obbligata perché la mamma lavoratrice deve ritornare alla sua occupazione, deve riprendere il lavoro produttivo di reddito, ovvero di danaro utile e necessario per la famiglia!
Com’è l’esperienza del nido vista dagli occhi della mamma che deve ritornare a lavoro?
Oggi, grazie al racconto di Mamma Filo, Vita da Mamma può presentarvi “l’inserimento al nido” vissuto da una giovane madre.
Filo è una mamma di 26 anni, che oltre ad occuparsi della famiglia lavora. E proprio in ragione della sua occupazione ha dovuto scegliere il nido per il suo piccolo Daniele.
Ma Mamma Filo, papà Matteo ed il loro piccolo hanno affrontato e superato con successo il momento dell’ingresso al nido … secondo noi meritano un voto altissimo.
Attraverso la penna di Mamma Filo, con tanta soddisfazione, vi raccontiamo la loro avventura.
Mamma Filo .. il racconto della mia esperienza :
Spesso la scelta del nido è un mix di sensazioni contrastanti…
… un insieme di sensi di colpa per il doversi arrendere all’idea di non essere più le uniche detentrici del bene e della tranquillità del nostro piccoletto,
… l’ammettere di non poter sempre essere delle “dee kalì” che risolvono e provvedono a tutto e il superare, senza farlo vedere troppo, e quindi con una certa nonchalance, il primo vero e proprio distacco dopo la nascita del nostro bambino.
Non è effettivamente semplice e spesso, almeno quando i bimbi sono piccoli e non lo vedono come un abbandono, è più difficile per noi genitori!
Però, una volta, esauriti tutti i sensi di colpa possibili ( perchè noi donne in questo siamo imbattibili!! … e da mamme siamo ancora più brave!! ) inizia a far capolino l’altra faccia della medaglia e incominciamo a sentirci meno in colpa … per fortuna!
Ci rendiamo conto che l’ esperienza dell’ asilo, oltre ad essere una boccata d’ aria per noi mamme, è anche un regalo che facciamo ai nostri bimbi. Noi dopo mesi segnati solamente dai ritmi del bambino, iniziamo a ricordarci che c’è tutto un mondo fuori che ci aspetta, anche se questo vuol dire rientrare a lavoro e sopportare capi rompiscatole!!!
Per il bimbo è l’inizio di un cammino che lo porterà pian piano a diventare il più possibile autonomo nelle piccole – grandi cose della quotidianità, primo fra tutti il capire che non è tutto suo e che la condivisione e l’adattamento a posti e persone sono cose che dovrà fare sue per sempre, quindi meglio prima che poi.
Nel mio caso la scelta di mandare Daniele all’asilo è stata obbligata per le esigenze lavorative.
La scuola statale non aveva orari e tempi di apertura compatibili con la mia occupazione, il mio è un lavoro stagionale e non ho bisogno di mandare mio figlio all’asilo per l’intero anno scolastico. Sono andata quindi direttamente al nido privato nel quale mi sono trovata benissimo. A seconda delle esigenze ci sono varie soluzioni di pagamento e sei libera di scegliere quella più adatta a te.
Nel mio caso c’è stata subito fiducia verso le maestre perchè mio figlio ha avuto la fortuna di avere le stesse educatrici che ho avuto io da piccolina! Erano già brave, pazienti e professionali anche 26 anni
fa e nel frattempo, diventando mamme anche loro, hanno affiancato all’importante esperienza teorica, anche quella pratica!!
L’ inserimento nel mio caso è stato rapido e per il bimbo poco traumatico!
Certo, è ancora piccolo e quindi non può aiutarsi con le parole per spiegarmi come si trova ma le sue espressioni ci fanno stare tranquilli! Le maestre mi hanno indicato una settimana in cui
sarebbe stato l’ unico da essere inserito e avrebbero potuto dedicarsi esclusivamente a lui.
Il primo giorno sono stata con lui mentre prendeva confidenza con le maestre e col posto; si è dimostrato subito curioso ed ha tirato fuori il tipico atteggiamento da esploratore che hanno i bambini!! Il giorno dopo siamo tornati ed io mi sono messa in un’altra stanza e per fortuna non ha mostrato alcun disagio; il terzo giorno, poi, a differenza di quanto organizzato all’inizio le maestre mi hanno detto di lasciarlo direttamente per pranzo perchè hanno visto subito che si ambientava senza problemi!!
E così è stato…
… ora va all’ asilo da 5 mesi, non si è mai messo a piangere, quando lo portiamo non si accorge nemmeno che stiamo andando via, vede gli altri bimbi e inizia subito a chiamarli per poter giocare!!
Noi siamo tranquilli perchè le maestre hanno la nostra piena fiducia e perchè lui non ha mai mostrato cambiamenti nelle abitudini o nel modo di essere, dorme e mangia allo stesso
modo e non è diventato neanche più capriccioso…. almeno per ora!!
Abbiamo comunque notato dei cambiamenti positivi che presumo facciano anche parte della normale crescita di un bambino ma siamo contenti di aver fatto questa scelta;
Daniele inizia a delineare il suo carattere, è più sveglio, attivo, curioso ed esploratore di prima ed è sicuramente merito della vicinanza ad altri bambini e della presenza di personale specializzato che affianca esperienza e conoscenze al mio “solo” essere una mamma alle prime armi!!!
Il mio lavoro stagionale sta per terminare, così, tra un mese, Daniele finirà di andare all’ asilo e lo riporterò a casa con me! Ma ho deciso, insieme alle maestre, di continuare a portarlo anche solo un’ oretta a settimana anche durante l’inverno, in modo che tutto gli resti familiare e l’ estate prossima non sia troppo traumatico riprendere tutto da capo.
Devo ammettere che, soprattutto per merito suo, l’inserimento di Daniele al nido non è stato troppo traumatico.
Per noi mamme, poi qualunque senso di colpa sparisce subito quando lo vai a prendere e lo osservi mentre gioca tranquillo con gli altri bimbi e solo quando lo chiami si rende conto che ci sei e ti viene incontro con quel bellissimo sorriso a 4 denti!