Cuccioli vivi tra le macerie di Rigopiano: non sono bambini ma cani, piccoli ma meravigliosamente carichi di speranza.
La vita ha un valore assoluto, chi ama gli animali lo sa. In questo caso, però, è la speranza ad avere un valore non relativo! Mentre si scava tra neve e macerie è essa, la speranza, il solo motore, la sola a valere come argine al freddo, alla stanchezza e al timore che tutto possa essere caduto nel silenzio.
Sale drammaticamente a 14 il bilancio dei morti nell’hotel di Farindola, ma contemporaneamente arriva la notizia del ritrovamento dei cagnolini: tre cuccioli vivi tra le macerie di Rigopiano.
Si tratta dei tre figli di Lupo e Nuvola, i pastori abruzzesi mascotte dell’hotel. Mamma Nuvola e Papà Lupo si erano salvati dal crollo e, probabilmente seguendo il loro istinto animale, subito dopo la slavina erano scesi a valle.
Il ritrovamento dei tre cuccioli vivi tra le mercerie di Rigopiano ha regalato sorrisi ai soccorritori e speranza a tutti.
“Un raggio di sole”, così li ha definiti un soccorritore e un altro,tenendo in braccio un cucciolo, ha detto con la dolcezza di chi lavora per il prossimo: “Se c’è speranza per loro, c’è speranza anche per le persone!”
I tre cuccioli di pastore abruzzese sono venuti alla luce il 4 dicembre. Al momento del crollo erano nel locale caldaia, lì dove li hanno ritrovati i vigili del fuoco del nucleo Usar.
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- Cuccioli vivi tra le macerie di Rigopiano, sono i figli di Lupo e Nuvola
I cagnolini sono stati visitati da un medico veterinario che ha rassicurato la stampa sulle loro buone condizioni di salute.
Immagini come queste riempiono gli occhi e il cuore, rispetto ai cuccioli umani questi batuffoli bianchi non esprimono altro che speranza, negli occhi dei bimbi abbiamo letto lo sgomento mentre negli occhi di questi cagnolini possiamo illuderci di leggere solo l’auspicio di riportare alla luce altre vite, sane e salve.
I dispersi sono ancora 15 e i soccorritori continuano a scavare tra le macerie dell’hotel.