I bambini intrappolati nell’Hotel Rigopiano erano lì con le mamme e i papà, guardavano la neve bianca e candida e ai loro occhi era bellissima, il freddo era solo l’occasione imperdibile per vederne scendere più e più ancora, morbida e avvolgente.
Edoardo, Samuel e i fratellini Parete, Gianfilippo e Ludovica: sono questi i nomi dei bambini dell’Hotel Rigopiano.
La loro vita resterà per sempre accomunata da questa tragedia: sono rimasti intrappolati tra le macerie sepolte dalla neve; fortunatamente hanno trovato rifugio nella giusta bolla d’aria; hanno sentito arrivare i soccorsi e sono “rinati” passando attraverso un buco scavato nel ghiaccio.
I bambini dell’Hotel Rigopiano sono stati salvati dalla tenacia e dall’esperienza dei soccorritori che hanno lavorato contro ogni avversità climatica.
Certamente questi cuccioli avrebbero voluto abbracciare la mamma e il papà, lo avranno desiderato come non mai nel buio, mentre erano tra le macerie e lo avranno voluto, sin da subito, non appena tratti in salvo!
Quando le braccia salde dei soccorritori li hanno tirati fuori e stretti, ciascuno di loro avrà pensato ai genitori, uno o entrambi.
Drammaticamente non a tutti i bambini dell’Hotel di Rigopiano è toccata, però, la stessa fortuna. La famiglia Parete si è riunita, al momento condivide la stessa stanza d’ospedale, sono tutti vivi e stanno bene. E’ di queste ore, invece, la tragica notizia della morte di Nadia Acconciamessa, la mamma del piccolo Edoardo Di Carlo, 8 anni.
Nadia ha raggiunto Sebastiano, il papà del bambino già vittima accertata della slavina di Farindola.
Ieri pomeriggio era stato riconosciuto il corpo dell’uomo, mentre il riconoscimento della salma della mamma è avvenuto solo nella notte.
Edoardo non sa ancora di essere rimasto solo, è ricoverato nel reparto di Rianimazione del nosocomio di Pescara, le sue condizioni di salute, come quelle di tutti i bambini di Rigopiano, fanno ben sperare, ma la più grande battaglia, questo piccolo cucciolo d’uomo, dovrà combatterla contro la solitudine, il ricordo e il rimpianto di essere rimasto solo improvvisamente.
La speranza è che Samuel, il quarto dei bambini dell’Hotel Rigopiano, possa, invece, riabbracciare mamma e papà.
I genitori Domenico Di Michelangelo, 40 anni, agente della Digos di Chieti, e la mamma Marina Serraiocco, 36 anni, sono ancora dispersi. Il piccolo ha solo 7 anni.
Riguardo a Samuel e Edoardo, il primario della Rianimazione di Pescara ha detto:
“I bambini stanno fisicamente bene, hanno superato quella leggera ipotermia, ma psicologicamente sono provati”.
Difficilmente i bambini piccoli riescono a inquadrare e metabolizzare chiaramente e velocemente un evento tanto traumatico, nello sconforto del momento, sopraffatti dalla paura, è probabile che si rifugino in un mondo tutto proprio in cui trovare conforto.
Per i bambini dell’Hotel Rigopiano dimenticare sarà difficile.
I soccorritori hanno raccontato che i bambini (non si sa bene chi tra i quattro piccoli superstiti) vedendoli spuntare da un buco nel ghiaccio hanno ballato e saltato. Uno di loro, dopo essere stato tratto in salvo, e senza realizza cosa veramente stesse accadendo intorno, avrebbe detto: “Guarda quanta neve! Allora possiamo andare a sciare”.