Le palline sensoriali altro non sono che un gioco tattile. Il tatto rappresenta una delle primissime esperienze sensoriali capaci di consentire al bambino la scoperta del mondo. Ai cuccioli d’uomo dovrebbe sempre essere permesso di “toccare” (ovviamente nei limiti della sicurezza).
Dei bambini piccolissimi si dice che vivano attraverso la pelle usandola come strumento di interazione con l’esterno.
Basti pensare che per il bambino la scoperta del tutto parte dal contatto pelle a pelle con la mamma.
Visto in questo modo il tatto è un senso pieno e capace di coinvolgere il bambino a livello emotivo oltre che fisico.
Le palline sensoriali possono rappresentare un mezzo di stimolazione delle competenze tattili, un gioco colorato e fruibile “dagli 0 ai 100 anni del bambino“.
Cosa sono le palline sensoriali o tattili? Cosa stimolano? A che età si usano? E, se fatte in casa, come si realizzano?
Queste palline ripiene di emozioni non sono altro che comuni palloncini di gomma gonfiabili. Anziché essere riempiti ad aria, i nostri palloncini sono stati riempiti con ingredienti comuni, per esempio acqua; sapone; riso; sale grosso o fino; farina; ovatta.
Detti ingredienti altro non sono che materiali comunemente appartenenti alla quotidianità ma usati in modo diverso e quindi diversamente manipolati. Chiusi in un palloncino di gomma diventano esperienze tattili capaci di rendere al bambino un accrescimento emotivo impareggiabile.
“Dai 0 ai 100 anni”, ecco per quale motivo le palline sensoriali possono essere adoperate a ogni età, e, sotto la debita supervisione dell’adulto, favoriscono la crescita anche dei bambini molto piccoli.
Toccare è sentire, capire e riconoscere, il bambino che tocca distingue:
– fa la differenza tra le consistenze e le temperature dei materiali (distinguendo materie calde e fredde),
– riconosce le forme,
– identifica le diverse impressioni di colore.
Con l’età, poi, toccando il bambino associa anche competenze differenti.
Ruvido è diverso da liscio, uniforme è diverso da disomogeneo, caldo è l’opposto di freddo, come duro è diverso da morbido. Queste, per fare un esempio semplice, sono le competenze primarie a cui il bimbo arriva attraverso il tatto. Il cucciolo d’uomo conosce, assimila e metabolizza dette comppetenze già prima di imparare a parlare.
Sin da piccolissimi i bambini possono avere a che fare con esperienze come le palline sensoriali e\o i libri tattili.
Le palline sensoriali home made create da Vita da Mamma dimostrano come e perché anche i bambini più grandi possano crearne di proprie e giocarci.
Fuori dall’età prescolare, la pallina sensoriale fatta in casa non perde il suo senso: il bambino più grandicello può scegliere i materiali, gestirli in modo diverso dal comune (ovvero inserirli nei palloncini per creare un giocattolo fatto a mano) e divertirsi manipolandoli.
Col bimbo più grande il gioco può diventare anche: indovina cosa c’è dentro le palline sensoriali e riconosci le consistenze. Da parte del bambino, il riconoscimento avverrà associando l’esperienza tattile alla memoria accumulata nel tempo.
Fare delle palline sensoriali è semplicissimo, basta riempire i palloncini di gomma con i diversi materiali.
I consigli pratici sono solo 2: è necessario avvalersi di un imbuto da inserire nel collo del palloncino e, prima di procedere al riempimento, è opportuno gonfiare e sgonfiare i palloncini un paio di volte.
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