I primi giorni dopo il parto segnano le prime esperienze di vita extrauterina del neonato; con il bebè sono nati una mamma e un papà e pertanto, una volta tornati a casa, hanno bisogno di sperimentare i nuovi equilibri familiari; tutto ciò senza considerare che mutano le abitudini e i ritmi di vita della coppia.
Nei primi giorni dopo il parto la privacy della famiglia andrebbe rispettata e alla mamma andrebbe dato modo di instaurare un dialogo sentimentale, silenzioso e sensoriale con il bebè.
“Io sono la mamma e so perfettamente cosa serve a mio figlio, se mi mancherò qualche risposta la cercherò nel mio cuore e mi affiderò alla più grande risorsa di ogni donna: l’istinto!”
E’ così che ogni madre dovrebbe poter rispondere ai parenti e agli amici invadenti che nei primi giorni dopo il parto facilmente “gareggiano” tra loro per salire sul podio del primo visitatore o del primo regalo consegnato.
Non dimenticherò mai che ero ancora in ascensore con mio figlio tra le braccia, quando, a 72 ore circa dal parto, il citofono annunciava già la prima visita! Era quella cugina che stava letteralmente appostata nel parcheggio di fronte casa prodiga di consigli e carichi di buoni propositi. Per parte mia volevo solo accogliere mio figlio nel nido che gli avevo preparato e la parola d’ordine, presto sciupata, era intimità.
5 regole che i bravi parenti e i cari amici dovrebbero considerare e fare proprie nei primi giorni dopo il parto:
1. Il bambino ha solo bisogno della mamma (e del papà) e la nuova famiglia ha solo bisogno di tranquillità:
NON date consigli non richiesti!
2. Solo mamma e bambino sanno di quante coccole hanno bisogno. Il latte materno non si “analizza” e il suo valore per la crescita del bambino non si misura in base alla durata di una poppata:
lasciate in pace la mamma che allatta!
3. In fatto di gelosia e senso di protezione, le mamme umane non sono diverse dalle mamme animali: i cuccioli sono della madre!
NON prendete in braccio i neonati e non sbaciucchiateli come se fossero dei bambolotti, oltre alle giuste precauzioni di igiene è compito degli adulti comprendere che la mamma potrebbe non gradire.
4. Un saggio proverbio popolare dice: “Non svegliare il can che dorme”, vi sete mai chiesti cosa significa?
La morale che se ne estrapola è semplice e intuitiva: il proverbio esorta a non disturbare chi si trova in una condizione di quieta col rischio di “scatenare” reazioni avverse, negative, fastidiose o pericolose. Visto così, detto proverbio può ben diventare: “Non svegliare in bebè che dorme”. Troppo spesso chi va a visitare un neonato si sente in diritto di vederlo anche se sta riposando.
Il bambino che sta dormendo non deve essere svegliato perché si sta lentamente adattando alla vita fuori dalla pancia e nessuno ha il diritto di disturbarlo.
5. Ogni mamma sa bene come prendersi cura di suo figlio e vuole farlo da sola, ciò vale sin dai primi giorni dopo il parto. Se veramente volete aiutare la mamma, impegnatevi nelle faccende domestiche o rendetevi disponibili per andare a fare la spesa o svolgere altre incombenze casalinghe.
NON dite mai alla mamma: “Riposati a tuo figlio ci penso io!”
Se condividi queste regole, se credi che tutti dovrebbero applicarle allora aiutaci a diffonderle per dare modo di riflettere a quante più persone è possibile. I primi giorni dopo il parto rappresentano per mamma e bambino un delicato momento di transizione e questa fase va rispettata.
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