Quando vado a vedere un film Disney non guardo nemmeno il trailer, non voglio in nessun modo sciupare la magia, anticipare la sorpresa né rinunciare all’emozione di ogni frame. Ho fatto lo stesso con Oceania e non è mia intenzione anticipare nulla a chi non abbia ancora visto il film.
Questo scritto nasce con uno scopo tutt’altro che spoiler: si vuole indicare ai genitori tre motivi per cui i bambini possono trarre beneficio dalla visione di Oceania.
Perché i bambini devono vedere Oceania a ogni costo?
Tra i film Disney, Oceania è, secondo la mia opinione di mamma, uno dei più ricchi moralmente. La nuova principessa amica dell’oceano è capace di racchiudere forza e tenerezza, futuro e memoria, amore e dolore.
Oceania fonde più principi chiave della vita in un messaggio che in una sola parola esprime “speranza”.
Da sempre ho creduto nel potere educativo delle fiabe, le racconto ai miei figli, le invento con loro, le guardiamo insieme e le viviamo come esperienze di vita. Vista in quest’ottica, anche una principessa Disney può essere uno strumento di educazione.
Oceania, intesa come occasione di riflessione e sviluppo (ovvero intesa come dovrebbero esserlo tutte le fiabe), è particolarmente adatta a tre tipologie di bambini:
- i bambini che hanno una paura “insistente” (e ai por occhi insuperabile);
- i bambini che debbono superare un lutto;
- i bambini che hanno scarsa fiducia in se stessi.
Perché i bambini che soffrono di una paura insuperabile devono vedere Oceania?
“L’acqua segna un confine nascosto oltre cui non mi spingo”, canta la principessa Vaiana combattuta tra l’istinto di superare il Reef e il dovere di non sfuggire alle regole.
Il Reef è la barriera corallina che circonda l’isola, idealmente rappresenta la “barriera emotiva” capace di segnare il confine estremo del mondo interiore di ciascuno di noi.
Quando Vaiana trova se stessa sposta in avanti il proprio Reef e automaticamente si spinge alla scoperta del mondo e verso il suo obiettivo.
Il coraggio della principessa amica dell’oceano dimostra ai bambini che ciascuno di noi gode di una forza interiore capace di condurci alla conquista del mondo.
Dopo aver visto Oceania ho chiesto a mia figlia quale fosse il suo Reef. Posto che il suo sogno è ballare (per lei la danza è lo scopo che la muove nel mondo) mi ha confessato che la sua prova più grande è il prossimo esame di ballo. Ebbene, come ci siamo dette, lei ballerà col coraggio di Vaiana sulla sua piccola zattera, contro la notte, contro i “pirati dalla testa di cocco”, contro le avversità, ma sempre in nome di uno scopo ideale tanto grande quanto forte.
Ogni bimbo che nutre una paura ha un Reef e ogni Reef ha una buona motivazione per essere valicato.
Perché i bambini che vivono un lutto devono vedere Oceania?
La prima persona a riconoscere e curare l’anima di Vaiana è sua nonna. Nelle dinamiche della favola, la morte della nonna ha un valore enorme perché testimonia come e quanto l’energia dell’amore sia una forza inesauribile.
Vaiana abbraccia l’anima della sua nonna in mezzo al mare, i loro cuori si incontrano laddove non c’è più nulla, nemmeno la speranza! E in un solo momento l’amore riaccende tutto anche la forza di sopravvivere, l’energia per lottare e la possibilità di confidare in se stessi.
Perché i bambini che hanno una bassa autostima devono vedere Oceania?
Il semidio che lotta accanto a Vaiana, ha un animo profondamente fragile e in sé umano; dopo aver confidato nel suo uncino, Maui riesce a lottare con la sola potenza del cuore, riesce a mettere da parte l’oggetto mitico per esprimere la sua forza come un istinto, un potenziale e un’energia.
Maui dimostra ai bambini che ciascuno di noi è artefice del proprio cammino e padrone del proprio futuro, insieme a Vaiana dimostrano che volere è potere!
Oceania finisce con l’essere un esperienza carica di emozioni, un ricordo che scalda il cuore e un monito a vivere la vita inseguendo i sogni.