Certo una unità di terapia intensiva neonatale può non essere il posto più bello da vedere quando si viene al mondo ma può anche essere un luogo accogliente e un’occasione unica di sopravvivenza per i piccoli prematuri.
Chi lavora nelle Tin (terapia intensiva neonatale) ha senza dubbio una sensibilità particolare alla vita e alla gioia della nascita, coglie l’intensità della voglia di vivere anche in quelle piccole creaturine che ancora devono crescere per essere autonome, quando una bimba nasce prematura come quella di questa storia ha bisogno di tutto.
Bimba nasce prematura e riceve cure speciali
Si è già dimostrato ampiamente quanto le cure affettive siano paragonabili spesso a quelle mediche, la marsupio terapia ad esempio è in grado di produrre effetti sorprendenti nei prematuri.
Chi dunque lavora in terapia intensiva neonatale sviluppa in modo naturale questa predisposizione a cullare i bambini prematuri in tutte le loro piccole e grandi esigenze, tra cui la dolcezza e la tenerezza.
Il video girato all’ospedale di Sunnybrook a Toronto, in Canada, ha fatto il giro del web per la sua delicatezza. Due infermiere si occupano di una piccola prematura di nome Anya cantandole una canzone dolcissima nello spirito natalizio.
Le note del canto natalizio Have Yourself a Merry Little Christmas sono dolci e melodiose e accompagnano i gesti professionali delle due infermiere che si prendono cura della piccola Anya.
Non sono solo cure infermieristiche ma sono coccole che partono dal cuore e che cullano dolcemente la bimba che indossa anche un cappellino da Babbo Natale per l’occasione.
Quando una bimba nasce prematura non ha solo bisogno delle cure mediche ma anche di coccole speciali.
Una delle infermiere che ha cullato Anya con questa dolce melodia, lavora in quell’ospedale da sei anni ed è infermiera da otto, dice che canta spesso ai suoi piccoli pazienti e ama farlo con la sua collega anche se non sempre hanno il tempo necessario per cure così personalizzate, eppure ritagliare dei minuti così è un regalo prezioso.
“Cerchiamo di non togliere tempo e spazio alle cure necessarie, ma siamo così convinte che anche queste lo siano, che a volte lo facciamo come abitudine mentre ci prendiamo cura di loro, li sistemiamo e li puliamo.”
“E’ difficile quando siamo molto occupate ma spesso i loro genitori non possono essere sempre presenti e allora cerchiamo di farlo perché per loro sentire la voce e avvertire il tocco sono sensazioni importantissime.”
Bimba nasce prematura: coccole speciali
Anche se il loro pubblico non può applaudirle, le due infermiere pensano che ai loro piccoli pazienti piaccia ascoltarle.
Mentre le infermiere cantano i parametri vitali di Anya sono perfetti e rivelano che la bimba sia davvero calma e a suo agio anche mentre viene magari fastidiosamente manipolata per il suo bene.
Bimba nasce preamatura: canti e Hand Hugging
Le due infermiere praticano anche una tecnica che si chiama “hand Hugging” cioè l’abbraccio con le mani che serve a simulare l’ambiente uterino, le sue pareti confortevoli e avvolgenti ricreati con le mani che circondano il bimbo.
Il video è stato girato il 13 dicembre scorso per augurare buone vacanze di Natale da parte del personale dell’ospedale e ha avuto un successo impensabile ovunque, pubblicato inizialmente proprio sulla pagina twitter dell’ospedale.
The spirit of the season is alive in our NICU. Watch as two nurses sing a carol to preemie baby Anya… 🎶 pic.twitter.com/Ovy5MdjOub
— Sunnybrook Hospital (@Sunnybrook) 21 dicembre 2016
La scelta della canzone Have Yourself a Merry Little Christmas, (abbiate un felice e piccolo Natale) non è casuale perché il coordinatore ha voluto che ci fosse proprio la parola “little” all’interno, cioè “piccolo”, così significativo per questi neonati.
La Terapia intensiva neonatale è un posto davvero speciale, chi ha avuto occasione di conoscere questo reparto lo sa, è il reparto di chi combatte per la vita anche se è appena venuto al mondo e le due infermiere dicono che è un onore e un privilegio potervi lavorare.
Gemelli Nati Prematuri si Tengono per Mano
Fonte: The Star