Miracolo, incredulità, stupore, diffidenza, fede, titubanza, questi e molti altri sentimenti possono scaturire in coloro che leggono la storia di un ragazzo soprannominato “Miracle Kid”, letteralmente tradotto in ragazzo miracolo.
Il 17enne muore per arresto cardiaco, il suo cuore smette di battere per ben 20 minuti al termine dei quali però riprende il suo consueto ritmo senza che ciò abbia influito gravemente sul suo organismo.
Muore per arresto cardiaco: la storia di Zack Clements.
Zack Clements è un normale ragazzo di 17 anni, che frequenta Victory Life Academy di Brownwood, cittadina statunitense situata nella contea di Brown, in Texas.
Forte e sano, il giovane gioca a football nella squadra della sua scuola, o almeno ha praticato tale sport fino al 5 maggio del 2015, giorno in cui muore per arresto cardiaco.
Durante una sessione di allenamento, Zack si accascia a terra improvvisamente tra lo stupore e lo sconcerto dei suoi amici.
Il 17enne muore per arresto cardiaco, una realtà che i suoi compagni di classe, l’allenatore e i paramedici si ritrovano ad affrontare nei successivi 20 minuti durante i quali si tenta il tutto per tutto eseguendo su di lui una rianimazione cardiopolmonare.
Venti interminabili minuti durante i quali i medici non riescono a rilevare alcun battito cardiaco ma al termine dei quali il 17enne mostra alcuni segni vitali che ne determinano l’immediato trasferimento in elicottero presso il Cook Children’s Hospital di Fort Worth, città statunitense capoluogo della contea di Tarrant, Texas.
Una volta giunto in ospedale, i medici inducono Zack in coma farmacologico e gli abbassano la temperatura corporea affinché il suo cervello riesca a recuperare da quel terribile trauma.
A rendere tutto ancora più incredibile, straordinario o inverosimile (sentimenti che variano a seconda dell’opinione di chi legge – ndr) è ciò che il 17enne che muore per arresto cardiaco racconta al suo risveglio.
Muore per arresto cardiaco: Zack Clements racconta di aver visto Gesù.
Ricoverato presso l’unità di terapia intensiva, Zack si risveglia dopo tre giorni dimostrando di avere piena consapevolezza di ciò che gli accade intorno.
<<Per 20 minuti è stato legalmente morto – dichiara la dottoressa Lisa Roten, il cardiologo che ha avuto in cura Zack – Eravamo preoccupati che potesse aver subito danni cerebrali irreversibili>>.
Secondo i medici che hanno seguito il caso, un ragazzo che muore per arresto cardiaco e si risveglia dopo 20 minuti non può che ritenersi fortunato in quanto molte persone, soprattutto coloro che sono state indotte in coma, difficilmente si risvegliano e, cosa ancor più rara, non riportano al danno fisico.
Ma, come detto in precedenza, a rendere ancor più incredibile questa storia è il racconto di Zack, il 17enne che muore per arresto cardiaco sostiene di aver visto Gesù in quei 20 concitatissimi minuti.
Una volta uscito dal coma farmacologico, Zack ha raccontato ai suoi genitori, Billy e Teresa Clements, che lui aveva visto un uomo con la barba folta, gli occhi azzurri e i capelli lunghi ed arruffati. Inoltre era circondato da angeli.
Incredula e stupita da quel racconto, la madre ha pensato di filmare le sue dichiarazioni che sono poi stata rese pubbliche attraverso la stampa locale.
<<Ho capito che era Gesù – ha dichiarato Zack alla rivista People – Ha messo la sua mano sulla mia spalla e mi ha detto che sarebbe andato tutto bene. Mi ha fatto sentire come se qualcuno stesse vegliando su di me>>.
Gli stessi genitori del 17enne hanno ammesso che è davvero difficile credere alle parole di un ragazzo che muore per arresto cardiaco risvegliandosi 20 minuti dopo ma, al momento, questa è per loro l’unica spiegazione in grado di dare un senso a quanto è successo.
<<La gente può discutere di scienza e di logica ma nessuno può sostenere se l’esperienza personale di qualcun altro sia vera o no>>.
È quanto dichiarato dal padre di Zack che in ultimo ha aggiunto che nessuno potrà estrapolare il racconto del ragazzo dal suo corpo al fine di poterlo analizzare.
Dopo accurate analisi, i medici hanno riscontrato nel giovane un’aritmia cardiaca e un’arteria coronaria anomala, per tale motivo dovrà indossare un giubbotto defibrillatore che attiverà una piccola scossa appena rileverà un ritmo cardiaco che potrebbe essergli fatale.
Nel contempo Zack è tornato alla sua vita normale fatta eccezione per lo sport che ha dovuto sospendere a causa dei suoi problemi cardiaci.
Intanto c’è chi grida al miracolo e chi all’inverosimile ma l’unico ad avere certezze è e resterà sempre il giovane Zack.
Ecco il video registrato dalla mamma al risveglio del ragazzo che muore per arresto cardiaco.
Qui l’intervista rilasciata da Zack e dai suoi genitori.