Se hai 30 o 40 anni sicuramente ti ricorderai molti giochi che rappresentavano davvero dei sogni per l’epoca e tutti i bambini volevano.
Ripensando ora ai giochi anni ’90 o anche anni ’80 ci fa sorridere.
Giochi anni ’90, quanti ricordi
Certamente i giochi anni ’90 erano meno tecnologici e forse lasciavano più spazio alla fantasia rispetto a quelli che troviamo oggi, ma allo stesso modo, ricordo che anche i miei genitori e i miei nonni pensavano lo stesso di noi.
Un must dei giochi anni ’90 era rappresentato forse dal dolce forno.
Chi lo aveva era considerato al top e si sentiva davvero realizzato, parlo ovviamente soprattutto di femminucce, perché all’epoca la distinzione era ancora più sentita di ora.
Poter giocare con qualcosa che permettesse di realizzare un dolce o delle pizzette, così come il forno vero, ci dava una sensazione di onnipotenza che difficilmente ritroviamo oggi, un brivido di felicità nel poter operare su uno strumento che ci sembrava potesse far invidia persino alla mamma.
Ma non era l’unico gioco che ci faceva sentire grandi.
Già perché molti dei giochi dei bambini amano simulare la vita degli adulti, come se si avesse fretta di diventare grandi, cosa che si scopre solo dopo non essere a volte tutto questo gran che! Ma come si suol dire è una ruota che gira!
Giochi anni ’90, tra fantasia e la voglia di diventare grandi
E a proposito di gira, il gioco “Gira la moda” spopolava sempre tra le bambine. Ci sentivamo tutte stiliste e sarte in erba, capaci di mille creazioni a volte improbabili.
Forse prese dalla foga di diventar stiliste e poter creare capi all’ultima moda, in molte si erano fatte incantare da “Barbie maglieria”, anche se, francamente, ho visto poche creazioni realistiche fatte con questo strumento, ma, le ore passate a provarci sono senza dubbio indimenticabili.
E cosa dire delle bambole in miniatura della serie Polly Pockets, chi non ne aveva una sempre a portata di mano, in quelle piccole scatole magiche che rappresentavano un intero mondo?
Oppure la cagnolina dalla capigliatura tutta rosa e molto distante dalla realtà che però ci piaceva tanto: la Poochie.
E proseguendo per altri animali assai improbabili e strani, impossibile dimenticare i “My Little Pony”, forse ripensandoci l’allegria dei colori e la fantasia sfrenata dominavano quegli anni spensierati.
Tutti avevano una collezione di miny pony che si amava sfoggiare e pettinare all’infinito.
Un discorso a parte merita il Cicciobello, eredità anche dei giochi anni ’80, e forse anche prima, la fantasia no aveva limiti nel proporre nuovi modelli sempre più sofisticati, che cantassero, facessero pipì, vestissero diversi panni, etnie, mangiassero, avessero la febbre,… e chi più ne ha più ne metta.
Ancora oggi ci ricordiamo tutti della fantastica canzoncina che lo pubblicizzava, e, dite la verità, la state sentendo nella vostra testa…
Giochi anni ’90, cambiano i tempi e cambiano i giochi
Sicuramente negli anni 80 e 90, le bambole erano molto più presenti che ora, ad esempio con la “Bebi mia” che era l’unica bambola, come recitava lo slogan, a farti sentire davvero mamma.
Forse oggi sono anche cambiati i modelli in cui potersi identificare e sono venuti a cadere alcuni miti, questo fatto sociologico viene a riflettersi abbastanza facilmente sulla proposta dei giocattoli.
Per non parlare del sogno di una cucina tutta per noi, fatta proprio come quella della mamma.
Insomma se i tempi sono cambiati e le mamme non sono solo a casa a cucinare, cucine e cambiare pannolini, lo stesso dicasi per i giochi che possono venire oggi presentanti e offerti con successo.