Rosemere do Nascimento Silva indossava l’abito bianco quando è salita sull’elicottero che l’avrebbe dovuta portare nel luogo del suo matrimonio. La donna voleva regalare al fidanzato e ai suoi ospiti un ingresso clamoroso e aveva deciso di arrivare dal cielo.
300 gli invitati al matrimonio e solo in 6 sapevano della suggestiva sorpresa che la sposa aveva in serbo. Il volo doveva durare appena 15 minuti e l’elicottero si sarebbe visto atterrare in un adeguato spazio vicino alla location del matrimonio.
A bordo del velivolo Rosemere do Nascimento Silva, 32 anni, accompagnata dal fratello e dalla fotografa che avrebbe dovuto immortalare il giorno più bello della sua vita. 4 persone contando anche il pilota, sono tutte morte nello schianto dell’elicottero.
La fotografa era incinta di 6 mesi, questo agghiacciante particolare rende ancora più drammatico l’incidente.
Gli invitati e il fidanzato hanno atteso la sposa per ore, la gioia si è fatta dubbio, apprensione e poi disperazione e rabbia.
Lo schianto è avvenuto a circa un chilometro e mezzo dal luogo della cerimonia, praticamente a un soffio dall’altare e dalla felicità. Le cause della tragedia sono ancora tutte da accertare, è possibile che la scarsa visibilità e le avverse condizioni meteo abbiano determinato l’impatto dell’elicottero contro un albero.
Il velivolo era perfettamente sicuro, il permesso di volo era valido e la portata corrispondeva agli ospiti presenti sull’elicottero. Questo è quanto fanno sapere i responsabili della sicurezza aerea, i proprietari dell’apparecchio e gli organizzatori della cerimonia.
Udirley Damasceno voleva sposare la sua fidanzata e invece ha dovuto dirle addio per sempre, per la morte di Rosemere do Nascimento Silva nessuno riesce a darsi pace.
Quando i soccorsi sono arrivati sul luogo dell’impatto il tragico quadro di morte e dolore è stato subito drammaticamente chiaro: non c’era nessun superstite e nessuna speranza.
Rosemere do Nascimento Silva è morta indossando l’abito bianco in quello che doveva essere il giorno più bello della sua esistenza; una mamma dal lavoro romantico e empatico, la fotografa, è morta cullando nella pancia il suo bambino che mai vedrà la luce; un fratello felice e un uomo che stava lavorando si sono spenti. E’ accaduto tutto a San Paolo, in Brasile.
Per queste persone, per le loro famiglie, per chi non si dà pace nel ricordarle vive e felici, noi oggi chiediamo solo una preghiera.