La sentenza del gup di Brescia è stata la medesima per i 4 imputati, tra cui il presentatore televisivo Corrado Fumagalli e il parroco bergamasco Don Diego Rota, accusati di prostituzione minorile: due anni di reclusione con pena sospesa.
Corrado Fumagalli condannato per prostituzione minorile.
Nato come dj, professione che ha esercitato in diverse radio, Corrado Fumagalli è stato poi l’ideatore di diversi programmi televisivi, come Blue Night e SexyBar, destinati ad un pubblico di soli adulti.
Seguendo l’onda di questi programmi notturni, trasmessi su diversi canali locali, principalmente della Lombardia, e satellitari, il presentatore ha poi deciso, nel 2008, di aprire la prima web tv vietata ai minori di 18 anni.
Negli ultimi anni, dal 2001 al 2016, fin quando non è stata avviata l’inchiesta che lo ha visto coinvolto insieme ad altre 11 persone, ha ricoperto il ruolo di opinionista nella trasmissione calcistica “Diretta stadio” trasmessa sull’emittente 7 Gold.
Corrado Fumagalli fu arrestato nel febbraio di quest’anno, e sottoposto agli arresti domiciliari, con l’accusa di aver frequentato per circa un anno, dall’estate del 2014 al maggio del 2015, tre ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni, ai quali offriva soldi e regali, tra cui cellulari con i quali scambiarsi sms, in cambio di rapporti intimi.
A dare il via all’indagine la denuncia della mamma di uno dei minorenni coinvolti che, entrata in possesso del cellulare del figlio, ha appreso attraverso la lettura degli sms dei rapporti che il giovane aveva con degli uomini adulti.
Interrogato dagli inquirenti, il 16enne ha raccontato di essersi iscritto, insieme ad alcuni amici, su in sito di incontri, piattaforma dove sarebbero avvenuti i primi contatti con gli imputati che, in seguito, li avrebbero poi incontrati per ottenere prestazioni intime in cambio di soldi e regali.
Gli incontri avvenivano in diversi luoghi, come riportato dalle fonti stampa giornalistiche, Corrado Fumagalli era solito portare i giovani nella sua villa di Treviglio (BG) mentre il parroco preferiva prelevarli nei pressi del cimitero di Seriate facendoli salire sulla sua auto.
Le altre quattro persone coinvolte nell’inchiesta invece avevano patteggiato la propria pena e il 7 luglio scorso erano stati condannati a:
- due anni per l’ex guardia giurata di 53 anni;
- un anno e mezzo per l’ex allenatore di calcio di 43 anni;
- un anno e due mesi per l’assicuratore di 49 anni e per l’impiegato di 40 anni.
Fonti: ANSA – Corriere della Sera –