L’egoismo è uno degli istinti più pericolosi per il genere umano. Induce chi lo prova a considerare centrali le proprie esigenze, prioritarie le proprie volontà e unici i propri bisogni.
Anche i bambini devono fare i conti con l’egoismo, e loro, in modo particolare, debbono imparare a modulare i bisogni personali (l’ “Io” voglio) con quelli sociali relazionandosi alle esigenze di tutti.
“Non essere egoista”, lo ha detto il Papa ad un giovane che facendosi spazio tra la folla ha letteralmente tirato il Pontefice a sé aggrappandosi alla sua mano.
Il fatto è accaduto lo scorso febbraio, durante l’incontro tra Papa Francesco e i giovani in Messico.
Il Santo Padre è stato strattonato da un giovane tra le folla e ha rischiato di cadere, perdendo l’equilibrio il corpo di Papa Francesco si è appoggiato su un ragazzo in carrozzina e sono dovute intervenire le guardie del corpo per sorreggerlo.
“Non essere egoista”, così il Papa ha ammonito il giovane che lo aveva tirato a sé.
Il video del Santo Padre strattonato mentre porge le mani alla folla ha fatto il giro del mondo e non manca di apparire ancora sui social.
Ieri io stessa l’ho ritrovato nella home di Facebook e ho voluto mostrarlo a mio figlio, 10 anni la prossima estate e un mondo di sentimenti da imparare ancora.
Perché Papa Francesco chiede al suo fedele di non essere egoista? Perché non chiama in causa rispetto o educazione ma parla apertamente di “egoismo”?
Perché uno degli errori più grandi nei rapporti sociali (ovvero nei rapporti con gli altri a tutti i livelli) è quello di credersi portatori di un interesse superiore e supremo (manifestando egoismo).
L’egoismo ci fa credere di essere portatori di un diritto prioritario.
Nel voler trovare soddisfazione ai propri bisogni, nessun individuo è diverso da noi e tutti siamo uguali. Rifiutare l’egoismo è, quindi, la prima lezione di rispetto verso i “fratelli del mondo”.