Parlare di una malattia come un tumore maligno e bambini sembra una cosa ingiusta, un binomio inaccettabile ma che purtroppo esiste e bisogna affrontare e conoscere.
Il retinoblastoma è un tumore maligno che colpisce gli occhi, in particolare la retina e che si può sviluppare a qualsiasi età ma si manifesta con una maggiore frequenza nei bambini sotto i 3 anni, e anche alla nascita, può colpire un occhio o entrambi (bilaterale).
Retinoblastoma bilaterale nei bambini
Una mamma che segue la nostra pagina Facebook ci ha contattato con un messaggio privato chiedendoci di voler sensibilizzare le altre mamme rispetto a questa malattia soprattutto in termini di prevenzione, essendo lei mamma di una piccola di tre anni affetta da retinoblastoma bilaterale.
Ci sono infatti diversi segnali che possono essere facilmente notati per individuare questa patologia grave in tempo per poter avere cure più efficaci possibile.
Il retinoblastoma può essere di tipo ereditario e in questo caso è possibile si manifesti in un occhio o entrambi e normalmente in soggetti più piccoli; se non è ereditario si manifesta in un solo occhio e riguarda di solito soggetti più grandi.
La gravità della malattia e le possibilità di guarigione sono legate principalmente alla precocità della diagnosi e di conseguenza all’estensione della malattia anche ad alti organi come, ad esempio, il cervello.
Il tumore ha un’incidenza di un bimbo su 18.000 nati ma le statistiche possono variare nei vari paesi.
I segnali del retinoblastoma individuabili dai genitori in modo semplice
L’AIGR (Associazi
Il principale segnale che si può cogliere da parte dei genitori per scoprire in modo precoce lo sviluppo del retinoblastoma è la presenza di un segno, un riflesso biancastro del fondo oculare, detto leucocoria o occhio di gatto amaurotico, cioè cieco, dovuto alla massa tumorale che occupa il corpo vitreo, il tutto associato spesso dalla deviazione degli assi oculari, ovvero da uno strabismo dovuto alla perdita di capacità di fissazione dell’occhio malato.
Altri segnali che possono essere notati sono un leggero gonfiore e lo sguardo incrociato o con gli occhi che sembrano guardare in direzioni diverse.
Una prova fotografica per individuare il retinoblastoma
Può essere molto indicativo fare una normale fotografia al bimbo per notare meglio se la pupilla appare rossa, il classico effetto che molti programmi di fotoritocco sanno eliminare molto bene ma che indica un occhio sano colpito dalla luce.
Se invece la pupilla è malata questo effetto non si manifesta, al contrario avremo una pupilla che appare bianca o gialla, un brillore simile a quello degli occhi di un gatto colpito dalla luce. Un segnale che può emergere fino nel 70% dei casi dunque è davvero molto significativo.
Fa una Fotografia a Suo Figlio e Scopre che E’ Malato