La perdita di un figlio per aborto spontaneo o quello che si chiama lutto perinatale che dunque coincide anche con la perdita nei primi giorni di vita del neonato, è un evento che segna profondamente.
Benché si sappia che questa perdita avviene più frequentemente di quanto si pensi, non può questo consolare mai i genitori che si vedono strappato il figlio da un destino avverso come per questa neonata prematura che fa appena in tempo ad essere abbracciata dai suoi genitori che l’avevano così fortemente voluta.
Neonata prematura, nasce alla 20° settimana
Justin e Alyssa si conoscono fin da quando sono adolescenti, dopo sei anni, si sposano e desiderano un figlio per dare completezza alla loro famiglia.
Questa decisione non è così semplice perché Alyssa soffre di diabete di tipo 2 che le dà diversi problemi metabolici che normalmente tendono ad aggravarsi in gravidanza e inoltre convive con una paralisi cerebrale che le impone delle pesanti limitazioni fisiche, disturbi del movimento e della postura per la lesione subita.
Una gravidanza è dunque assolutamente controindicata e sconsigliata per la sua salute in primo luogo e anche perché ci sono buone probabilità di non poterla portare a termine.
Malgrado tutto decidono di avere un figlio e arriva una neonata prematura: Scarlet
Ben presto Justin e Alyssa scoprono all’appuntamento ecografico che si tratta di una femminuccia e la chiamano Scarlet. La felicità sembr dietro l’angolo e invece il buio sta per inghiottirli.
Alla 19esima settimana di gravidanza, Alyssa esegue dei controlli di routine e tutto sembra procedere bene, i parametri della bambina sono buoni e nella norma e il medico si ritiene soddisfatto.
“Il 28 settembre ho fatto un’ecografia di routine e Scarlett era perfetta: quasi 400 grammi, il battito cardiaco a 131, era così cicciottella e perfetta. Ero incinta di 19 settimane ed era il mio orgoglio e la mia gioia.”
Qualche giorno dopo però, Alyssa inizia a stare male e accusa forti dolori all’addome.
Neonata prematura a 20 settimane: la mamma credeva fossero dolori normali inizialmente
Inizialmente la mamma credeva fossero dolori normali, poi man, mano sno aumentati fino a diventare insopportabili e preoccupanti.
Il 2 ottobre scorso Alyssa viene portata al pronto soccorso e inizia ad avere piccole perdite ma Scarlett stava bene e dunque non sembrano esserci pericoli imminenti o presupposti per un aborto, i futuri genitori tornano a casa sollevati, pensando di aver evitato il peggio.
“Nessun dottore sembrava particolarmente preoccupato e ho dato loro fiducia. – racconta Alyssa – Ho pregato che tutto andasse bene e ho cercato di convincermi che sarebbe stato così, ho pregato più intensamente che in tutta la mia vita.”
Eppure la mamma della neonata prematura aveva un sesto senso che le diceva che le cose non stavano andando bene
Il giorno dopo la coppia ritorna al pronto soccorso e Alyssa viene visitata. Le viene detto che ha un’incompetenza cervicale e il suo corpo sta cercando di “espellere” la piccola. Il collo dell’utero risulta incapace di proseguire la gravidanza fino al suo termine, appare debole e poco tonico non riuscendo a rimanere chiuso, può accader ad una donna su 100
Normalmente si sarebbe proceduto con un cerchiaggio che avrebbe permesso all’utero di rimanere chiuso ma nel caso di Alyssa, con le sue patologie, questo non risulta possibile. Intanto Scarlett continuava a stare benissimo nel suo pancione.
Viene prescritto ad Alyssa del magnesio per rallentare la dilatazione del collo dell’utero e le viene prescritto assoluto riposo sperando di ritardare più possibile il travaglio.
Scarloett stava bene ma iniziava a diventare troppo grossa per essere contenuta nell’utero di Alyssa con le sue prerogative.
Neonata prematura sopravvive solo due ore
Purtroppo le cure e le precauzioni si rivelano inutili, Alyssa si dilata velocemente fino ad arrivare a 5 centimetri e si sente di aver fallito anche se certo non era colpa sua. Continuava a ripetersi che era dispiaciuta, che non sapeva come fare… Lei, il marito e tutti i parenti e amici continuano a piangere e pregare per tutto il tempo, accanto a lei.
A 20 settimane e 5 giorni è venuta al mondo Scarlett ma era troppo piccola per poter sopravvivere, Alyssa e Justin lo sapevano e si organizzano per poter dar lei l’ultimo saluto e goderle della sua presenza fino all’ultimo, sperando in un miracolo che non accadrà.
La descrizione di Alyssa della nascita della neonata prematura è davvero commuovente
“Non appena l’ho stretta a me le ho chiesto scusa, scusa per non essere stata capace di proteggerla, le ho detto che l’amavo, che andava bene se voleva andarsene. Vedere tuo figlio morire sapendo che non c’è nulla che tu possa fare è una cosa terribile.”
Scarlett è rimasta con mamma e papà solo per due brevissime ore e Alyssa vuole sensibilizzare tutti su quanto sia importante stare vicino a genitori che vivono la loro stessa situazione e si trovano a dover affrontare il lutto perinatale, l’aborto spontaneo e anche le problematiche relative all’incompetenza cervicale, per questo ha anche aperto una pagina Facebook per tale motivo.
La sua speranza è anche quella che le mamme siano più consapevoli del rischio che corrono e possano ottenere una diagnosi precoce di tale problematica.
Fonte: Littlethings
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