Il profumo del talco ricorda già in automatico il bambino, è un collegamento di emozioni che si intrecciano, i poeti la chiamerebbero sinestesia, un’immagine dove si mescolano i sensi.
Eppure il binomio talco e bambini è stato spesso al centro di grandi polemiche proprio per l’uso che se ne fa durante il cambio pannolino, per la loro igiene e per quel profumo tanto inconfondibile che “sa di bimbo”.
Talco e bambini
Stando alle notizie di Wikipedia, la miscela di talco più conosciuta al mondo e studiata per la cosmesi, risale a fine 1800 ed è stata creata da un farmacista fiorentino per poi essere commercializzata in tutto il mondo.
Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente adatto ed apprezzato per essere un prodotto antitraspirante e rinfrescante, lenitivo, nonché per il suo caratteristico profumo che può andare dal mentolato a quello più tradizionale.
Talco e bambini: il pericolo cancro
L’allarme sul talco scatta qualche anno fa quando l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) inserisce il talco come sostanza potenzialmente cancerogena in una lista di componenti chimici pericolosi.
Le ricerche però, e i dati, sono contraddittori e speso devono essere letti in chiave più ampia che non in un semplice elenco di nomi.
Il tutto sarebbe partito dalla denuncia di una donna americana che avrebbe sviluppato un tumore alle ovaie per “colpa” dell’uso del talco di una famosa marca. Gli studi fatti a seguito di questo esposto hanno portato a classificarlo come possibilmente cancerogeno ma non ci sono prove effettive, e si parla di un uso molto prolungato e costante negli anni, cosa che normalmente non avviene.
Il rischio è comunque molto contenuto e le prove fatte dallo IARC sono limitate e a volte contraddittorie per quanto riguarda l’aspetto talco e bambini
Si parla di un aumento del rischio di sviluppare il tumore alle ovaie, il 5% dei tumori femminili.
Si considera possibile che il talco, applicato in dosi significative e quotidiane, possa, una volta in contatto con le aree genitali femminili, superare vagina, utero e tube di Falloppio e giungere alle ovaie, causandone un’infiammazione che potrebbe rappresentare un fattore di rischio per il cancro alle ovaie.
Talco e bambini: il pericolo respiratorio
Allo stesso modo sono state sollevate accuse riguardanti l’uso del talco e bambini che potrebbero subire effetti dannosi a carico della respirazione: particelle microscopiche del prodotto potrebbero penetrare nelle vie respiratorie profonde e favorire lo scatenarsi di forme allergiche di tipo asmatico.
Per quanto riguarda questo tipo di pericolo, pur parlando sempre di esposizione prolungata e costante, si potrebbe evitare con un uso più appropriato della sostanza, cioè sarebbe sufficiente applicarla solo nella zona necessaria, evitando più possibile di spargere il talco nell’ambiente e dunque nell’aria respirata, evitando più possibile il viso e facendo in modo che il bambino non possa mai prendere possesso autonomo del prodotto.
Ovviamente queste avvertenze sono da osservare scrupolosamente, cercando di evitare anche il prodotto, come tutte le polveri di ogni tipo, per i soggetti che sono già predisposti a tali crisi.
L’uso del talco liquido ha ulteriormente ridotto questo problema.
Dunque in linea di massima il talco può essere assolto da pesanti accuse ed essere usato in modo proprio seguendo la dovuta prudenza.
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