Il tutto si è consumato con una violenza atroce, inaudita e ingiustificabile, con una crudeltà che lascia sgomenti.
Una moglie aggredita dal marito, torturata e orrendamente mutilata, è fortunata ad essere riuscita a sopravvivere ad una tale barbarie.
Moglie aggredita e mutilata ai genitali
Purtroppo non è un film dell’orrore ma una realtà scioccante quella di questo individuo che aggredisce in modo brutale la propria moglie, infliggendole una tortura aberrante e uccidendo il proprio figlio che riposava nel grembo della madre, in attesa di venire alla luce.
La moglie, di soli 21 anni, è ora ricoverata presso l’ospedale di Takhar in Afghanistan, nella provincia di Kunduz. E’ in brutte condizioni ma non in pericolo di vita e questa è già una fortuna perché sarebbe davvero potuta morire.
Il marito l’ha aggredita, torturata e mutilata orrendamente ai genitali.
La moglie aggredita era incinta al sesto mese di gravidanza e purtroppo non è stato possibile salvare il suo bambino.
La moglie aggredita non ha solo subito un’aggressione fisica terribile ma anche psicologica, uno choc dal quale non si riprenderà facilmente e senza cicatrici.
E’ stata la madre della ragazza ad avvertire i soccorsi dopo che il marito si era recato da lei a dire che aveva ucciso sua figlia e di andare a riprendersela ma per fortuna la moglie aggredita era ancora viva, anche se in brutte condizioni.
La follia di una moglie aggredita, torturata e mutilata, in fuga il marito che ha compiuto il gesto efferato
Il capo del Dipartimento per gli Affari delle Donne, Ramz Ara, di Takhar ha commentato così l’accaduto scioccante per Tolonews:
“E’ stata mutilata e l’aggressione che ha subito è stata così violenta che ha perso il suo bambino, i ginecologi la stanno seguendo ogni giorno.”
La polizia ha spiegato che conoscono il nome dell’uomo naturalmente, Sarbaland, marito della moglie aggredita, e faranno di tutto per assicurarlo alla giustizia, pare che sia ora in fuga probabilmente con l’aiuto anche di altri due uomini ricercati dalle autorità per altri reati.
Al momento non si conoscono le ragioni che avrebbero portato l’uomo a compiere un tale gesto orribile che si è ripercosso anche sul figlio che la moglie aspettava.
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Nota per il lettore: la prima foto in copertina è di repertorio mentre le altre si riferiscono all’accaduto