I capricci dei bambini intorno ai 24 mesi di vita sono legati alla fase oppositiva della crescita. Non è un caso che i 2 anni siano chiamati dalle mamme di tutto il modo “I terribili due”.
Allo scattare dei 2 anni di vita, o giù di lì, a seconda dello sviluppo emotivo del bambino, si apre la cosiddetta fase oppositiva, quella delle crisi di opposizione, ovvero l’età dei “No, no, no e no!”.
In questo momento dello sviluppo del bambino il capriccio, così come definito dai genitori diventa pervasivo e il compito dell’adulto è quello di riportare equilibrio laddove c’è crisi, sempre nel rispetto dell’identità del bambino e del suo piccolo IO che si sta sviluppando e affermando.
Capricci bambini 2 anni, che cos’è e perché si apre la fase oppositiva.
La crisi di opposizione è una fase normale dello sviluppo dei bambini, si apre intorno ai 2 anni e la sua durata è fortemente legata alla soggettività del bimbo e al contesto socio familiare in cui vive.
In questo momento del suo sviluppo emotivo il bambino spende ogni sua energia, anche il pianto, le urla e qualche volta la “violenza fisica”, per affermare se stesso. Opporsi al genitore fa parte del gioco dell’ IO.
Più la violenza abita nella vita del bambino più il bambino ne farà uso a sua volta anche durante una crisi capricciosa: se il genitore usa urlare o sculacciare il bambino, il figlio quando sarà arrabbiato tenderà a sua volta a “fare lo stesso”, la risposta violenta alla rabbia e allo stress sarà per lui “una risposta valida” perchè mutuata dal suo modello di riferimento, cioè imiterà il genitore.
L’IO che emerge è sorretto da quello che i pedagogisti chiamano “pensiero individuale”, un bimbo di 2 anni, cioè , incomincia ad essere in grado di comprendere il valore di un’azione percependo la sua ricaduta sul mondo, riflette su ciò che avviene intorno a lui, muove obiezioni, adora dire cosa gli piace e cosa NO e ama fare da solo, perché sentirsi autonomo lo appaga.
Bambino 2 anni capricci continui, perché.
I capricci per mangiare, vestirsi o dormire altro non sono che un richiamo del bambino all’indipendenza. Guardare all’età dei no in quest’ottica è di grande aiuto per mamma e papà.
Keep calm and passerà, i capricci dei bambini di 2 anni possono essere gestiti senza perdere la stabilità mentale, l’importante è la prospettiva!
Molto spesso i genitori tendono a metter in discussione se stessi dinnanzi alle crisi dei bambini, soprattutto quando il capriccio diventa frequente, isterico o feroce. Sappiate che la fase dei no è un processo fisiologico che affrontano tutti i bambini e tutte le famiglie.
Alcuni consigli pratici per i genitori alle prese con i capricci, le risposte nervose del bambino, i suoi sbalzi d’umore e le passeggere crisi isteriche dei terribili 2 anni.
Cari genitori,
- non sentitevi sbagliati ;
- non abbiate paura di essere autoritari quando necessario e quanto basta;
- fissate delle regole ben precise da far rispettare al bimbo e da applicare con costanza in famiglia.
Capricci bambini 2 anni come gestirli, difficoltà dei genitori col concetto di autorità.
Per parte mia sono una mamma molto dialogante, l’idea di autorità fa riaffiorare alla mia memoria l’educazione punitiva che mi fu imposta da bambina (quante sculacciate)! Questa associazione è però una trappola pericolosa alla quale ogni genitore deve sfuggire, lo dico innanzitutto per me stessa.
Fortunatamente la pedagogia ha fatto progressi ammettendo che le educazioni punitive e violente stimolano null’altro che mortificazione e frustrazione lasciando troppo poco spazio alla riflessione critica e alla sperimentazione dell’auto-correzione del bambino.
Vitadamamma ha piantato in rete il seme di una filosofia educativa dolce e dialogante, ma non senza regole capaci di segnare per il piccolo il confine del lecito.
Un genitore autoritario, questo dobbiamo comprenderlo, non è necessariamente un genitore che ricorre alle botte per far valere le regole, un po’ di giusta autorità, che equivalga al rispetto dei ruoli, è cosa necessaria.
Il bambino deve accettare che il genitore è guida e riferimento, deve sapere che un secco no di mamma e papà è una posizione definitiva, già ponderata e non negoziabile.
Insomma, cari mamma e papà, se lo scopo è quello di aiutare il bambino a uscire dai terribili 2, siate decisi, autoritari nella necessaria misura e coerenti. Questa moderata rigidità equivarrà a dire al bambino capriccioso:
– Tu hai perso il controllo e sei confuso, io ti aiuto e ti offro la soluzione. Nessuno starà più male.
Un eccesso di spiegazioni, così come il ricorso alle mani o alle urla non porta a nulla, sono due opposti circoli ugualmente viziosi in cui il bimbo non trova comunque conforto: per sedare i capricci del bambino piccolo. Dinnanzi a pianti disperati e crisi da capriccio, ci vuole un porto sicuro, stabilità e accoglienza. Il bimbo va trattato con decisa calma e ricondotto ad equilibrio.
Le mamme vi diranno che i 2 anni sono il periodo in cui i bambini “vogliono fare di testa loro” e rifiutano l’aiuto, la guida e le direttive degli adulti. Non è esattamente così: i bambini stanno mettendo alla prova se stessi, il proprio essere, i propri pensieri e si stanno relazionando attivamente col mondo. Ciò che i bambini devono capire sono i limiti e le possibilità, il giusto e ciò che è, invece, sbagliato. Insomma, per mettere fine ai capricci dei bambini di 2 anni bisogna cambiare strategia e avere pazianza!
Capricci isterici bambini 2 anni, importanza delle regole.
Un bimbo di due anni (un duenne, come direbbe una mamma come me) ha l’abitudine di contraddire, interrompere e disubbidire in continuazione, parlargli non è facile.
Il primo consiglio utile è quello di avere regole stabili di gestione della casa e della famiglia, regole inderogabili e pre-discusse col bambino in tempo di pace.
Quando mamma ti chiama per la cena tu, esattamente come fanno papà, la nonna e il fratello, vieni subito.
La regola è chiara cena – richiamo della mamma – azione dell’andare a tavola. Se tutti seguono la regola non c’è margine d’errore e il bambino stesso farà presto ad identificare il capriccio con qualcosa di non corretto.
Molti genitori definiscono quelli dei 2 anni come capricci isterici:
- i bambini strillano,
- si gettano a terra,
- agitano mani e gambe, quasi come se fossero in preda ad una convulsione,
- a volte si aggrappano saldamente a oggetti stabili (il cancello del parco da cui non vogliono allontanarsi, per esempio),
- continuano a ripetere di non voler fare una determinata azione consigliata dalla mamma o dal papà (per esempio ripetono incessantemente: “non voglio tornare a casa“).
Bambino di 2 anni e capricci in pubblico, l’imbarazzo del genitore. Cosa fare.
I capricci del bambino in pubblico risultano i peggiori da gestire: l’adulto, pur consapevole di non avere alcuna colpa, si sente osservato e giudicato e questa sensazione lo sottopone a una pressione inesorabile.
Caro genitore quando hai a che fare con un capriccio di tuo figlio e sei in un luogo pubblico:
- rimani calmo e non lasciarti condizionare da quella spiacevole sensazione di “star dando spettacolo”.
- Ricorda che tutti i bambini fanno i capricci e probabilmente i figli di chi ti guarda ora con occhi giudicanti sanno strillare molto più forte del tuo bambino.
- Impegnati a tranquillizzare il bambino, una volta a casa, nel suo ambiente tutto sarà più facile.
- Usa parole semplici e convincenti che non puntino alla sua mortificazione, piuttosto fai leva sui suoi talenti. Digli, per esempio, sei un bambino bravo, asciughiamo le lacrime e facciamo uno di quei tuoi sorrisi bellissimi, la mamma vuole solo abbracciarti e lo sai che nelle mie braccia tutto passa.
- Usa gli abbracci che sono, in questi casi, sempre estremamente efficaci, lenitivi e calmanti.
E’ del tutto inutile reagire ai capricci del bambino in maniera violenta.
L’obiettivo principale di una crisi da capricci è quello di sedala, è come una crisi fisiologica. Prima di parlargli per risolvere il problema in radice, il bambino va riportato in equilibrio. Perciò nell’immediato la parola d’ordine è “farlo smettere di piangere e disperarsi!“
Una volta sedato il pianto e assestato il bambino potrete sollecitarne lo spirito critico, ricordando però che il bambino non è ancora dotato di una criticità adulta, non coglie tutti i nessi causa effetto e non ha acquisito tutte le regole sociali. Spiegate le cose in modo facile facile.
La riflessione di un bimbo si sollecita presentando al bambino gli svantaggi della sua reazione e gli opposti vantaggi del comportamento suggerito da mamma e papà.
Capricci bambini 2 anni come gestirli, consigli pratici ed esempi di Vitadamamma quotidiana:
Partiamo da un sintetico elenco di consigli pratici per mamma e papà per poi esplicarli uno ad uno.
- Attenzione alla libertà fisica del bambino. Non è mai consigliabile limitare fisicamente il bambino.
- Offrite al bambino una vita regolare.
- Aiutate il bambino senza che questi se ne renda conto.
Capricci bambini 2 anni, attenzione alla libertà fisica:
i piccoli danno una grande importanza al linguaggio del corpo e, qualche volta, sentono anche il bisogno di esprimere dissenso con esso. Perciò se provate ad abbracciarlo, come anche a stabilire un rapporto occhi negli occhi senza successo, è probabile che il bimbo sia troppo nervoso per lasciarsi confortare.
Alcuni bambini nutrono il bisogno di “sfogare”. Perciò se il bimbo vuole stare un po’ per conto suo, se decide di allontanarsi e manifesta il bisogno di stare da solo evitate di limitarlo.
Capricci bambini 2 anni, offrire al bambino una vita regolare:
una buona routine quotidiana previene i capricci perché aiuta il bambino a sentirsi appagato.
Una giornata strutturata sia a livello sociale che in termini di ore di riposo minimizza la frustrazione, il senso di isolamento, la stanchezza e la noia del bambino.
Questo non deve, però, significare stancare il bambino; sfinirlo fisicamente e mentalmente avrebbe l’effetto opposto, ovvero finirebbe con l’aumentare la tensione emotiva e il bisogno di trovare spazi personali.
La giusta misura sta qui nella “regolarità”.
Il consiglio è quello di offrire ai bambini l’opportunità di una vita ordinata in cui i tempi delle principale attività siano cadenzati in modo da non ingenerare ansie e stress (pasto, riposo, ninna e passeggiata al parco, per esempio, sono normali e buone abitudine che è auspicabile inserire in una routine ordinata).
Il bambino deve comprendere che la regola nasce in suo vantaggio, seguendola egli si assicura “un beneficio”, deve comprendere che i genitori puntano al suo benessere. Affinché il piccolo arrivi a capire tutto ciò occorre dialogare molto con lui offrendogli esperienze pratiche che confermino ciò e massimizzino il suo benessere.
Ricordiamo che l’osservazione del mondo così come l’esperienza nel mondo servono al bambino per comprendere il contesto in cui vive e per orientare i suoi comportamenti in esso, anche in relazione alla socialità.
Capricci bambini 2 anni, aiutate il bambino senza che questi se ne renda conto:
siamo giunti all’assunto che i bambini intorno ai 24 mesi cominciano a beneficiare della loro autonomia e vogliono fare da soli perché questo li soddisfa nel profondo. Alcune attività però sono per loro complicate e implicano un dispendio di tempo gravoso sul menate familiare.
Immaginate una situazione simile a questo esempio:
– Mamma, non mi aiutare faccio da solo, lo yogurt lo apro io …
Il piccolo potrebbe certamente essere in grado di aprire lo yogurt da solo, ma probabilmente gli serviranno almeno 15 minuti di rocamboleschi tentativi di gestione del vasetto e immancabilmente si sporcherebbe … intanto sono le 6:45 di mattina e si deve andare a scuola ed in ufficio!
Semplice svegliatevi con anticipo e senza lasciare tracce del vostro passaggio aprite appena appena il vasetto sollevando la carta che lo sigilla, sollevatela di poco e in più punti. Così il bambino aprirà il vasetto da solo ma con maggiore facilità ricavando da questo gesto sicuro una vera scarica di positiva adrenalina.
Se il piccolo si sporca mangiando lo yogurt da solo fategli fare colazione quando ancora è in pigiama.
Se vuole vestirsi da solo apparecchiate gli abiti la sera prima coinvolgendolo nella scelta e selezionando indumenti pratici, preferite le scarpe con lo strappo, impererà a gestire i lacci piano piano riservando le prime esperienze al fine settimana, quando la famiglia intera ha più tempo.
Capricci bambini 2 anni: a che età il bambino smette di fare i capricci.
La risposta esatta a questa domanda è: Mai!
Rassegnatevi al fatto che i bimbi piccoli sono impegnativi e spesso capricciosi. Tuttavia già verso i 3 anni la fase oppositiva scema. Più serena e efficace è stata la gestione dei terribili 2 anni più dialogante sarà il rapporto col bambino, pertanto abbiate pazienza, sforzatevi di essere un buon esempio e di parlare molto col bambino portandolo a interiorizzare il più possibile il buon agire in famiglia e nella società.
Educate a cuore aperto e a mani basse.
Articolo originale pubblicato il 21 Aprile 2011 e aggiornato il 10 Dicembre 2020 alle ore 10:30.