Accadde tutto il 16 agosto scorso in una villa di Mascalucia, alle falde dell’Etna: Giorgio, un bimbo di 18 mesi, fu sbranato dai due Dogo argentini della famiglia. La mamma del bambino ucciso dai cani di casa ha rilasciato le sue dichiarazioni dinnanzi al magistrato competente: “Il bimbo era con me, ho lottato, è stato inutile”, ha dichiarato la donna.
Il bambino ucciso dai cani di casa non fu mai lasciato solo, durante la feroce aggressione la mamma lo teneva stretto tra le braccia.
E’ la donna stessa a rivivere il dramma della morte del figlio durante l’audizione difronte al sostituto procuratore incaricato dell’indagine. La mamma di Giorgio ha combattuto con il suo corpo esile per fermare il Dogo argentino che aggrediva suo figlio: infatti, stando alle dichiarazioni rilasciate dalla donna, il bambino era tra le sue braccia quando il cane lo ha inspiegabilmente aggredito.
Dei due Dogo della famiglia, ad attaccare il neonato è stato l’esemplare maschio di 3 anni d’età, l’unico libero al momento dei fatti.
“L’ho pregato, supplicato di lasciarlo andare. […] Avevo il bambino in mano quando uno dei cani, l’unico libero in giardino all’improvviso, senza motivo apparente, ha aggredito il piccolo cercando di portarmelo via. L’ho pregato, l’ho supplicato di lasciarlo andare…”.
Il Dogo argentino maschio ha 3 anni; la mamma di Giorgio, il bambino ucciso dai cani di casa, è minuta (così la definisce anche il parroco che conferma il fatto che sul corpo della donna sono rimasti impressi e ben leggibili i segni della lotta).
Difficile pensare che una donna esile possa vincere una battaglia corpo a corpo con un esemplare di Dogo Argentino già adulto e nel pieno delle forze.
“Mi ha trascinata sul giardino. […] Poi sono riuscita a chiudere il cane e sono fuggita fuori casa urlando, chiedendo aiuto con mio figlio tra le braccia, ma è stato tutto inutile”, ha raccontato la mamma.
La donna si è presentata in Procura accompagnata dal marito e dal suo legale.
Dinnanzi a disgrazie come questa nessuna madre merita di essere giudicata, bambini e cani possono vivere insieme e felicemente ma perché quest’incontro d’amore sia serenamente possibile è bene imparare a comprendere il linguaggio degli animali, la loro sensibilità e le loro esigenze. Per qualsiasi famiglia in attesa di un bimbo e al contempo arricchita già dalla presenza di un amico a quattro zampe, il consiglio è semplice e chiaro: consultate il vostro veterinario che saprà indirizzarvi al meglio, tenendo conto anche della razza del cane.
Cani: come scegliere la razza migliore per le famiglie con bambini
La mamma del bambino ucciso dai cani di casa era stata tacciata di abbandono di minore, si era paventata l’ipotesi che la donna avesse omesso la dovuta custodia sul figlio. Oggi, alla luce delle sue stesse dichiarazioni, si restituisce a questa madre il suo dolore oltre a riconoscerle il merito di avere tentato col proprio corpo, fisicamente e con ogni forza di impedire la disgrazia.
Tragedie come questa non devono essere occasione di giudizio quanto, piuttosto, motivo di riflessione profonda ed attenta.