La caccia è un argomento sempre molto dibattuto e potremmo anche in questa sede aprire un contenzioso annoso che rischia sempre di sfociare in grandi contrasti dai toni accesi.
Faremo finta di non considerare tanto la caccia in sé, se debba essere praticata o meno, se possa essere considerata uno sporto o meno, tutte considerazioni che lasciamo alla coscienza di ognuno di voi ma ci preme qui una considerazione di diverso stampo, fatta con gli occhi di una mamma che pensa ai bambini a caccia.
Bambini a caccia, il papà orgoglioso della propria figlia
Un papà mostra orgoglioso la propria figlia a caccia con lui e non solo, la immortala e condivide la sua foto mentre si nutre del cuore ancora pulsante di un cerbiatto da lei ucciso seguendo le istruzioni del papà.
Obiettivamente la foto è raccapricciante, non penso che sia neppure facile da guardare anche per chi pratica normalmente la caccia. Si tratta infatti di una pratica abbastanza discutibile, una sorta di rito di iniziazione che il padre ha voluto compiere con la bambina di soli 8 anni.
Dunque il quesito che ci si può porre è duplice: da una parte la legittimità di far portare i bambini a caccia e nella fattispecie una bambina di soli otto anni ad una battuta di caccia, considerando anche i pericoli ad essa connessi e la conclusione senz’altro feroce della caccia stessa con un morso al cuore del’animale.
Bambini a caccia: bimba di 8 anni a caccia con il papà
Il papà, Johny, neozelandese, si è sentito orgoglioso dell’evento tanto da volerlo immortalare e condividere le immagini in una pagina social dedicata alle donne cacciatrici, come a rivelare una giovane promessa.
La foto è stata accompagnata dal seguente commento sulla piccola Chloe:
“Ehi voi, piccole cacciatrici… Sono un padre orgoglioso, ecco la mia principessa-ninja Chloe (8anni) con il suo primo giovane cervo beccato dietro un cespuglio nella fattoria di un mio amico lo scorso fine settimana. È la prima volta che sparava ad un cervo. Ha fatto una tiro difficile, si è appoggiata sulle mie spalle per riposare un po’ e poi lo ha colpito da 40 metri. Poi ha preso con le sue mani il cuore ancora palpitante e ha dato un morso, vai Chloe”
La pagina è stata subissata da critiche, ha ricevuto un blocco dal social per l’esposizione di immagini cruente e ha provveduto a cancellare il post e le immagini che nel frattempo contava già più di 20.000 condivisioni.
Bambini a caccia per tradizione
Molti utenti hanno giudicato il papà una sorta di psicopatico e, pur facendo parte della comunità di cacciatori, non si trovavano affatto in accordo nel farle addentare il cuore di un animale, una crudeltà fine a se stessa, incomprensibile anche per chi ama la caccia e porta i bambini a caccia.
Johny ha spiegato che lui non ha affatto forzato la piccola e che lei lo aveva visto fare già da suo zio, inoltre per lui la caccia è molto più di uno sport, per lui è importante andare a caccia anche per procurare il cibo per la sua famiglia, una tradizione viscerale e che infine questo atto non è da prender poi troppo sul serio…è solo un antica tradizione di chi va a caccia.
Spiega poi che la piccola Chloe è a quando ha otto mesi che va a caccia con lui e aveva già provato a sparar a prede più facili come ad una capra. Sostiene inoltre come non sia rimasto offeso o spaventato dalle pesanti critiche perché lui, come la figlia si sente un leone e non è interessato alle opinioni delle pecore.
La strage dei delfini ogni anno, è una tradizione
Fonte: Buzzfeed