I bambini non dovrebbero mai soffrire, men che meno morire. Beatrice Astone è morta per una crisi respiratoria nella notte tra domenica e lunedì, aveva solo 3 anni ed era stata dimessa dall’ospedale per ben 2 volte nel corso della sua ultima settimana di vita.
Bella, come lo sono i bambini piccoli ed innocenti, allegra e con tutta la vita davanti, Beatrice Astone, prima che le venisse diagnosticato un laringospasmo (condizione che sarebbe degenerata sino ad ucciderla), non aveva mai manifestato problemi di salute rilevanti, preoccupanti o fuori dall’ordinario.
Negli ultimi giorni, la piccola era entrata in ospedale 2 volte perché il suo respiro insospettiva i genitori; i medici avevano concluso che si trattasse di un comune e non preoccupante laringospasma. Condotta nello stesso nosocomio il 25 e il 27 luglio, presso il pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia, Beatrice Astone era stata sempre dimessa con una terapia banale e senza che le sue condizioni destassero sospetti.
Per lei era stata prenotata una visita allergologica fissata per martedì mattina, ma il destino crudele è arrivato prima di ogni accertamento medico e ha strappato questo piccolo angelo alla vita.
I genitori stavano cercando in ogni modo di arrivare a comprendere le ragioni dei disturbi respiratori che da qualche tempo facevano sì che il fiato della loro bambina fosse forzato, alterato e affannoso. Tuttavia nessuno poteva immaginare che dietro l’angolo si nascondesse la morte.
La doppia dimissione di Beatrice Astone ha, ex se, chiamato in causa l’ospedale presso cui la bambina fu condotta.
Dalla direzione sanitaria del nosocomio fanno sapere: “In entrambi gli accessi al pronto soccorso pediatrico non si sono palesate situazioni che rendessero necessario il ricovero”.
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L’ennesima crisi respiratoria è avvenuta di notte mentre la piccola era in casa a Sarzana, La Spezia, dove viveva con i genitori, Fabio e Paola, e il fratellino. Il papà ha seguito alla lettera le indicazioni del centralino del 118 e gli operatori sanitari sono prontamente arrivati, ma i tentativi di rianimare la bambina sono tutti falliti ed è morta durante il trasporto in autoambulanza alle 4:30 di notte.
Beatrice Astone avrebbe spento la sua quarta candelina il prossimo 2 dicembre.
Un’intero paese si è stretto intorno alla mamma e al papà che ora vogliono solo che si faccia luce sulla morte della figlia.
Beatrce Astone poteva essere salvata? E’ questa la domanda da porsi adesso, e per dare una risposta certa a detto quesito è stato aperto un fascicolo e disposto il sequestro della cartella clinica della bambina.
Fonte foto: IlSecoloXIX