Per i bimbi nati in inverno arriva ora la fase dello svezzamento. Molte mamme si domandano se si può svezzare il bambino in estate, con il caldo.
Se fosse sbagliato, tutti i bambini nati in inverno si troverebbero ad anticipare di parecchio o a posticipare di un paio di mesi lo svezzamento. Si sa che è preferibile eseguire l’allattamento, quando è possibile in maniera esclusiva al seno, fino ai 6 mesi e dopo iniziare con l’introduzione dei vari cibi.
Quindi se il bambino compirà i 5-6 mesi in concomitanza con l’arrivo dell’estate o con il caldo già “avviato” non dovremo rimandare il suo svezzamento.
Perché quindi dovrebbe essere controindicato svezzare il bambino in estate?
Forse chi pensa che sia sbagliato svezzare il bambino in estate penserà al cibo che facilmente deperisce.
Questo è un problema che non si pone, avendo a disposizione sempre il frigorifero che mantiene una temperatura tale che il cibo rimanga “integro”. Questo problema sussisteva fino a prima della presenza del frigorifero in tutte le case.
Ovvio che se dovessi prevedere gite fuori porta o pranzi al mare dovrò attrezzarmi in modo tale che il cibo del bambino rimanga intatto e non deperisca, mantenendo sempre una certa temperatura, soprattutto se si tratta di alimenti preparati in casa e non confezionati.
L’ideale sarebbe adeguare l’alimentazione del bambino a quella della famiglia o viceversa, così posso accorgermi nell’immediato se un cibo è andato a male semplicemente perché se ho dubbi lo assaggerò io per prima.
Svezzare il bambino in estate: con il caldo il bambino ha meno fame.
In estate, con il caldo, non è sempre vero che il bambino avrà meno fame.
È vero invece che il caldo ci porta a prediligere cibi più freschi, come frutta e verdura, ricchi di Sali minerali che compensano le perdite che abbiamo con il sudore. Quindi anche lo svezzamento estivo dovrà prevedere piatti freddi, e non le solite pappe calde che lo porteranno a mangiare meno.
Ma se il bambino avrà realmente meno fame e mangerà meno per qualche giorno non occorre preoccuparsi troppo e fare un passo indietro ritornando al solo latte. La cosa importante è assicurarsi che nella giornata il bambino mangi anche piccole dosi del suo piatto, faccia piccoli assaggi di ogni portata.
La fame prima o poi ritornerà e il bambino per primo ci comunicherà che è pronto a mangiare.
Quello che possiamo fare è creare un ambiente più idoneo al bambino, non troppo caldo (ma nemmeno troppo freddo, da polo). Evitiamo di far mangiare il bambino in ambienti troppo caldi, ad esempio in spiaggia o nei parchi se la temperatura è troppo alta.
Svezzare il bambino in estate aumenta le reazioni allergiche.
Alcune leggende parlano anche di questo. Non è un problema di allergia correlato al caldo, magari il discorso allergie è più collegato alla frutta che possiamo dare al bambino che viene svezzato.
Tra i frutti estivi dobbiamo prestate attenzione a pesca e albicocca, entrambe da introdurre non prima degli 8 mesi. Soprattutto nei bambini i cui genitori sono soggetti allergici a questi frutti, bisognerà prestare molta attenzione a eventuali reazioni. Lo svezzamento, iniziato in qualsiasi periodo dell’anno, vedrà sempre prima l’introduzione di mela, pera e banana e poi di tutti gli altri frutti.
Quindi appare scontato affermare ora che si può svezzare in ogni mese e stagione dell’anno senza andare incontro ad alcun rischio.
Anzi, svezzare il bambino in estate può avere i suoi vantaggi se pensiamo alla parte pratica: le mamme lavoratrici in estate possono dedicarsi allo svezzamento con più tranquillità se sono in ferie e hanno più tempo da dedicare a questa “nuova attività”.