E’ ben risaputo che ogni bambino ha le sue predisposizioni e che la cosa più bella è saperle riconoscere e aiutarlo a sviluppare le sue potenzialità seguendo la sua naturale inclinazione. I talenti dei bambini sono tutti importanti, unici e fondamentali per il loro corretto sviluppo cognitivo.
Saper cogliere le singolari sfumature dei bimbi può aiutarli a crescere più sicuri ed equilibrati perché supportati nella loro crescita in un modo ancora più personalizzato, senza, per questo, precludere loro nulla.
I talenti dei bambini
Le potenzialità e i talenti dei bambini meritano davvero un’attenzione particolare perché dalla loro stimolazione e dal loro sviluppo dipendono poi tutte le scelte e le attitudini che impareranno ad acquisire e ad affinare.
Osservare i bambini in questo è fondamentale. Imparare a scorgere ciò che più piace e ciò che sono più naturalmente portati a fare con successo e determinazione.
Già in età prescolare possiamo scorgere una miriade di segnali che ci possono aiutare a conoscere il nostro bambino e i talenti dei bambini.
Secondo la pedagogia steineriana o pedagogia Waldorf, questa fase può davvero essere fondamentale e merita un’attenzione particolarissima. Rudolf Steiner è stato un filosofo e pedagogo austriaco di fine ‘800 che ha fondato una specifica scuola pedagogica che merita di essere conosciuta meglio.
Secondo questa scuola di pensiero il bambino in età evolutiva affina le tre attitudini fondamentali: pensare, sentire e volere, attività che devono essere auto elaborate attraverso l’esperienza del mondo che il bambino va sempre più scoprendo ed esplorando.
Il suo mondo infatti piano piano si ingrandisce, dal solo volto della mamma a quello di altri membri della famiglia o chi si occupa maggiormente di lui fino a tutto ciò che lo circonda.
La fase prescolare, individuata da Steiner tra gli 0 e i 7 anni, è particolarmente ricettiva per lo sviluppo dei talenti dei bambini
Nei primi anni di vita i bambini devono essere stimolati in tutti i loro sensi vista, udito, tatto, gusto in modo da poter elaborare al meglio la realtà e le loro potenzialità, per questo si dovrebbe dare libero sfogo ad ogni attività possibile, soprattutto artistiche quali la musica, il teatro, la pittura, l’artigianato e tutti i lavori manuali che possono essere applicati in base all’età evolutiva dei piccoli.
Questo contribuirà a formare un bambino che sia più possibile consapevole di se stesso e di ciò che può fare.
L‘aspetto autoeducativo diventa così la base principale dell’evoluzione affettiva e cognitiva, per questo il gioco occupa una parte molto importante, essendo l’attività che nei primi anni di vita il bambino svolge con maggiore regolarità, impegno e coinvolgimento, non essendo ancora entrato nella dimensione intellettuale dell’educazione.
Il compito dei genitori è di favorire il più possibile le occasioni in cui il bambino può fare esperienza, ad esempio con giochi liberi, con attività domestiche su misura e con incontri con il mondo naturale oltre che con disegni, canti, balli, musica, giochi creativi, attività domestiche e racconti.
Ecco alcuni suggerimenti importanti da cui i genitori potranno prendere spunto per aiutare i bambini a sviluppare tutti i loro talenti:
– Raccontare ai bambini con fiabe, rime e storie.
– Cantare con i bimbi ed ascoltare tutti i tipi di musica insieme.
– Costruire giocattoli per i bambini in modo manuale e creativo e giocare con loro.
– Dedicarsi al movimento creativo accompagnato da parole e musica per renderli liberi di esprimersi anche così.
– Dare spazio all’arte, permettendo ai bambini di disegnare, dipingere e colorare liberamente con i più svariati materiali.
– Esplorare la natura, conoscere le piante e gli animali in modo libero, un’ottima idea può anche essere coltivare un piccolo orto.
– Educare il bambino ad una sana alimentazione, anche attraverso il proprio esempio.
– Riconoscere la saggezza dei bambini e dare loro ascolto premiandoli con la considerazione paritaria.
– Coinvolgere i bambini nelle faccende domestiche quotidiane.
– Trascorrere più tempo possibile all’aria aperta con giochi liberi.
La pedagogista steineriana Arve Mathiesen nel suo libro “Come sviluppare tutti i talenti del bambino”, che potete trovare qui, spiega ampiamente questa dinamica, con esempi pratici e suggerimenti concreti e quotidiani volti ad aiutare i genitori a cogliere i dettagli di questa presa di coscienza del bambino, guidandolo ma non imponendo la propria personalità, anche involontariamente, lasciando libero il bambino di scoprirsi e costruire il proprio percorso perché solo così sarà poi un adulto felice e realizzato.
Lo scopo non è indottrinare verso la filosofia antroposofica alla base della pedagogia Waldorf, perché la libera coscienza e il giudizio critico che ne costituiscono un obiettivo e sarebbero irrimediabilmente cancellati e contraddetti, ma piuttosto è uno strumento che ci può far vedere i nostri figli in un’altra ottica, un nuovo modo di guardare ai talenti dei bambini, attraverso la loro prospettiva.
Perché bisognerebbe imparare che l’infanzia è un mondo senza limiti sensoriali, dove si calpestano foglie, si salta in una pozzanghera, si aiutano coccinelle e formiche, si costruiscono cose e si impara che si possono rompere. Non vuol dire non dettare regole o limiti legati alla sicurezza ma amplificare la conoscenza dei propri talenti in sicurezza e allo stesso tempo autonomia.
E’ un viaggio davvero emozionante e sorprendente che possiamo offrire ai nostri figli, un viaggio che li arricchirà e di cui ci saranno grati perché rappresenta la base per l’esperienza della loro vita.
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