“Genova, bimba di 2 anni in rianimazione per dieta vegana”.
È questo il titolo usato da molte testate giornalistiche accreditate italiane che hanno riportato la notizia della bambina vegana ricoverata presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova in condizioni definite gravissime.
Bambina vegana ricoverata per allarmante carenza di vitamine.
La piccola, che per fortuna si sta riprendendo grazie alle cure mediche, al momento del ricovero si presentava denutrita – il suo peso era ben al di sotto del percentile di riferimento – i suoi movimenti erano rallentati, aveva una scarsa reattività e, attraverso le analisi, si è rilevato un livello molto bassi di emoglobina, la proteina che trasporta ossigeno dai polmoni agli organi e ai tessuti liberando questi ultimi dall’anidride carbonica che viene poi espulsa.
Un quadro clinico preoccupante dovuto ad una forte carenza di vitamine, in particolar modo di vitamina B12, la cui mancanza può provocare danni neurologici irreversibili, che, si suppone, sia dovuta alla rigida dieta alla quale è stata sottoposta la bambina.
I genitori della bambina vegana ricoverata al Gaslini, allattata al seno per un periodo prolungato, seguono infatti un regime alimentare vegano, stile che esclude dalla propria dieta ogni tipo di alimento che abbia un’origine animale e che hanno poi adottato anche per la piccola una volta che questa è stata svezzata.
<<Si tratta di un regime dietetico molto rigido – ha dichiarato il presidente dell’associazione pediatri liguri Alberto Ferrando – che però un bambino può seguire, solo a condizione che sia accudito, con check continui, da un pediatra, pronto a intervenire quando le carenze di vitamine o altri elementi siano pericolose per la salute del piccolo>>.
Questo perché la vitamina B12 non viene sintetizzata dal nostro organismo che la assume attraverso alimenti di origine animale quali pesce, uova, carne e latticini.
Bambina vegana ricoverata: si attende l’esito degli esami.
Dopo aver trascorso alcuni giorni in rianimazione, le condizioni della bambina vegana ricoverata a Genova sono in netto miglioramento.
I medici si dicono fiduciosi che la piccola, di appena 24 mesi, possa recuperare funzionalità all’apparato muscolare ma è ancora presto per definire eventuali danni neurologici permanenti.
Inoltre, al fine di escludere ogni possibilità, la bambina vegana ricoverata verrà sottoposta ad accertamenti mirati a stabilire o ad escludere la presenza di malattie genetiche.
Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, il dottor Ferrando precisa che non viene messa in discussione la scelta dei genitori che adottano per i loro figli un’alimentazione vegana bensì si cerca di porre l’attenzione sui controlli medici periodici che devono effettuare i più piccoli al fine di evitare episodi di malnutrizione.
La bambina vegana ricoverata infatti si è ritrovata a combattere per la propria sopravvivenza non perché i suoi genitori fossero poco accorti piuttosto perché eccessivamente attenti nello scegliere gli alimenti da loro ritenuti più salubri.
<<Non discutiamo le scelte delle famiglie, ma vogliamo la certezza che un pediatra segua il bambino in un regime alimentare che, se non controllato, può essere molto pericoloso>> ha dichiarato il dottor Ferrando.
La vicenda è stata segnalata agli assistenti sociali, una prassi dovuta che, pur non rappresentando un vero e proprio episodio di maltrattamento o incuria, potrebbe interessare anche il Tribunale dei minori.
Fonte: La Repubblica – Tgcom24