Luis Salom è morto venerdì scorso durante le prove Libere della Moto2 del GP di Catalogna al Montmelò. Il giovane motociclista, salito in sella da piccolissimo, avrebbe compiuto 25 anni il prossimo 7 agosto, apparteneva alla classe 1991 e in pista correva con la gioia di chi ha vissuto una vita seguendo la passione e il cuore.
L’incidente che ha strappato Luis Salom alla vita è stato gravissimo:
il pilota ha perso il controllo della sua moto a 25 minuti dalla fine della seconda sessione di prove. Il veicolo a due ruote è sfuggito alla gestione del conducente all’ingresso della curva 12, in un tratto di pista che si copre alla velocità di 160 chilometri all’ora.
Chi ha assistito alla tragedia ha visto la moto scivolare verso le barriere gonfiabili (che altro non sono che materassi carichi d’aria pensati per ammortizzare gli impatti) in un punto in cui la via di fuga è in asfalto. Il corpo del pilota ha seguito il suo mezzo, la cattiva sorte, però, ha voluto che la motocicletta impattando sulle barriere rimbalzasse all’indietro travolgendo Luis Salom.
Il pilota è stato immediatamente soccorso in pista, in breve tempo è arrivata l’ambulanza e il trasporto all’Hospital General de Catalunya è stato pronto. Malgrado la macchina dei soccorsi si sia attivata senza intoppi nulla si è potuto fare per salvare la vita a questo giovane uomo.
La mamma di Luis Salom seguiva sempre il figlio pilota, il suo addio disperato ma composto e fiero ha colpito il cuore di tutti.
L’addio per sempre a Luis Salom è stato celebrato lo scorso mercoledì presso la Cattedrale Santa Maria di Palma di Maiorca, luogo natio dello sfortunato 24enne spagnolo. La commozione e la partecipazione sono state sensibili e vibranti.
Questo giovane ragazzo ha vissuto ed è morto in nome del suo amore per le due ruote.
Luis Salom è nato in una famiglia di appassionati: a Palma suo nonno gestisce un negozio di motociclette e anche il cugino David ha avuto una carriera in Superbike.
Tra le immagini dell’ultimo addio colpisce particolarmente quella della mamma di Luis Salom, distrutta dal dolore per la morte del suo bambino.
Motori Fanpage riporta un particolare delle esequie funebri di Luis Salom che non può non coinvolgere il cuore di noi mamme: Maria, la madre del pilota, avrebbe tagliato i capelli per farne dono al figlio defunto.
Partendo dal confronto tra la foto di mamma Maria prima del tragico incidente e l’immagine della donna durante la commemorazione funebre, il portale web avanza un’ipotesi struggente:
“Distrutta dal dolore, davanti alla bara del figlio ha tagliato ciocca dopo ciocca i suoi lunghi capelli neri, per poi lasciarli tra le dita del giovane pilota che in vita amava accarezzare i ricci della mamma.“ (Citazione letterale da Motori Fanpage)
Il portale citato è la sola fonte di questo dettaglio tanto struggente quanto nobile e bellissimo, se così fosse questa mamma avrebbe impresso il suo saluto e il suo profumo, il suo abbraccio e la sua compagnia su un addio liberato con grande dignità e fierezza.
Nulla è doloroso quanto la morte di un figlio, ma niente è più bello e giusto che permettere ai figli di vivere inseguendo i propri sogni. Questo è forse il solo insegnamento che può venire da tragedie come quella di Luis Salom o come quella di Marco Simoncelli.