Sul profilo Facebook ufficiale del Cincinnati Zoo and Botaniacal Gardens è apparso un messaggio di cordoglio: i responsabili della struttura esternano il loro dolore e il loro lutto per la morte violenta di Harambe un primate di 17 anni ucciso per salvare la vita di un bimbo caduto nella gabbia del gorilla.
E’ esattamente questa la sintesi di una tragedia: un bimbo caduto nella gabbia del gorilla ha attivato la sicurezza del giardino zoologico di Cincinnati e i responsabili sono stati chiamati, in pochi minuti, a prendere una decisione in bilico tra la vita e la morte di un primate e di un bambino.
Il bimbo caduto nella gabbia del gorilla ha solo 3 anni, come ogni piccolo esploratore si arrampica, salta, corre e sa cacciarsi perfettamente nei guai. Lo ha fatto anche dinnanzi alla gabbia dei gorilla, arrampicandosi, senza essere vigilato dai genitori, ha scavalcato, forse accidentalmente, la recinzione di sicurezza ed è caduto “tra le braccia del primate”.
Il bimbo caduto nella gabbia del gorilla, ha fatto un volo di 4 metri tuffandosi dove l’acqua è bassa e poco profonda.
Osservando il video, che preferibilmente non va guardato in presenza di bambini, si nota facilmente che il primate non aveva intenzioni violente, non si è posto in una condizione d’attacco e non ha manifestato aggressività. In alcuni momenti sembra che il gorilla tenga il bimbo per mano. Tuttavia la non aggressività del primate non può tradursi semplicemente in una mancanza di pericolosità: per la sua stazza e per la sua forza il gorilla avrebbe potuto uccidere il bambino anche con una carezza o con una “innocua” (nelle intenzioni) spinta.
Nel momento in cui il gorilla ha incominciato strascinare il bambino da una parte ad un altra del suo habitat strattonandolo nell’acqua come se fosse un giocattolo, un oggetto nelle sue mani, uno strumento del suo diletto, i responsabili dello zoo hanno deciso di intervenire e lo hanno fatto nel modo più sicuro possibile, ovvero hanno sparato contro il gorilla con l’intenzione di abbatterlo.
Bimbo caduto nella gabbia del gorilla: il primate di 17 anni è stato abbattuto per portare in salvo il piccolo cucciolo d’uomo.
L’abbattimento si è reso necessario perché, secondo l’esperienza dei responsabili dello zoo , una sedazione, per quanto forte avrebbe potuto peggiorare la situazione conducendo anche a un epilogo grigio.
Non tutti sanno, infatti, che i sedativi sui grandi animali non hanno un’efficacia immediata e nei primi momenti della sedazione gli esemplari possono perdere il controllo, innervosirsi e lasciarsi a andare a gesti inconsulti.
In pratica se il primate fosse stato sedato il bimbo caduto nella gabbia del gorilla avrebbe potuto trovarsi dinnanzi ad un animale arrabbiato e ingestibile. Di qui la decisione di abbattere l’esemplare.
Dopo la morte di Harambe non manca chi chiede che sia fatta giustizia per l’uccisione del primate poiché la sua fine potrebbe imputarsi a una negligenza dei genitori del piccolo.
Di fatto la mamma e il papà del bimbo caduto nella gabbia del gorilla finiscono sotto accusa nel momento stesso in cui dalla loro custodia il bambino si allontana finendo con l’arrampicarsi su una recinzione alta e precipitando da 4 metri di altezza.
Il bambino è rimasto in compagnia del primate per ben 10 minuti, questo dato temporale va precisato perché attesta la ponderazione con cui i responsabili dello zoo hanno preso la loro decisione.