Quando questi gemelli sono nati avevano a mala pena le dimensioni e il peso di una bottiglietta d’acqua da 1\2 litro. Si chiamano Ambra e Daniel, sono venuti alla luce molto prematuramente, infatti, la loro mamma non aveva ancora concluso il 6°mese di gestazione. Per vincere la battaglia contro la morte i due gemelli, nati a 23 settimane di gravidanza, hanno impiegato ogni loro energia e molti lunghi mesi, sono stati legati a tubicini colorati, hanno respirato grazie alle macchine e sono ancora in ospedale, ma oggi possono sperare in una vita sana.
La mamma racconta che dopo il parto lo sforzo maggiore che i bimbi riuscivano a compiere era solo quello di avvolgere le loro piccole mani intorno al dito di un adulto.
Ambra nacque la vigilia di Natale con un peso piuma di soli 750 grammi, sembrava irreale, era rossa, piccola, intubata, rinchiusa in una gabbia di cristallo che doveva salvarle la vita. Daniel nacque il giorno seguente con un parto operatorio volto a minimizzare i rischi e aumentare le possibilità di sopravvivenza, aveva il peso e le dimensioni di una bottiglietta d’acqua da 500ml.
Il parto, avvenuto a sole 23 settimane di gravidanza, non poteva più essere fermato: a determinare la nascita di queste piccolissime creature è stata un’infezione della placenta che prima pareva localizzata e poi, pian piano, si estese sino a determinare fisiologicamente il travaglio e la doppia nascita.
Quando mamma Elise ha dato alla luce i suoi bambini era lei stessa incredula, sopraffatta dagli eventi pensava che certe cose potessero accadere solo agli altri e non a lei né alla sua famiglia.
Il destino non è stato benevolo con questi due gemellini che hanno lasciato l’utero a 23 settimane di gravidanza con altissimo rischio di morte post parto; molti sono stati i mesi di degenza ospedaliera; la mamma ha avvertito tantissime difficoltà nel rapporto con i piccoli che hanno lungamente vissuto tra fili, tubi e “muri di cristallo”. La donna stessa ha dichiarato che tornare a equivarrà ad avere la libertà di prendersi cura dei suoi figli senza chiedere a nessuno il permesso di fare qualche cosa per loro.
Malgrado tutto questo, oggi la vita torna a sorridere: i gemelli nati a 23 settimane di gestazione sono quasi pronti a tornare a casa, le dimissioni sono previste entro le prime settimane di giugno.
Contro ogni previsione medica, Ambra ha raggiunto il peso di 4.32kg e Daniel è arrivato a 4.29kg. Secondo l’equipe medica che assistette ai parti, all’atto della nascita le possibilità di sopravvivenza per i gemellini nati a 23 settimane di gravidanza erano relegate al 27%.
I dottori, però, chiarirono alla mamma che ogni giorno fuori dalla pancia rappresentava per i piccoli una speranza di vita in più.
Parlando dei loro bambini i genitori non nascondono il profondo dolore che hanno provato all’atto della nascita. Confessano di avere pianto e pianto dinnanzi alla perfezione e all’apparente normalità di quei bambini, immagine di bellezza rotta dai fili, dalle siringhe, dai tubi, dalle macchine che regolavano i battiti del cuore e il respiro vitale dei piccoli.
La nascita dolorosa e la lunga degenza ospedaliera sono state rese ancor più difficili dal fatto che i gemellini nati a 23 settimane di gravidanza hanno anche una sorellina.
Il cuore della mamma è stato così diviso tra la presenza da manifestare ai gemelli giorno dopo giorno in ospedale e la cura della piccola Jade, la sorella maggiore che ha appena 4 anni.
“Stavo impazzendo stavo cercando di bilanciare la mia vita da mamma tra mia figlia, la scuola, la qualità di tempo da trascorrere con lei per non privarla completamente della sua routine, oltre ad essere con i bambini e ad essere lì per curali e dar loro da mangiare. Non riuscivo a sentirmi come una vera madre.”
Queste le parole di mamma Elise, parole che non possono non toccare il cuore di ogni mamma. Ma i suoi bambini hanno sfidato le statistiche, la scienza, la morte e hanno vissuto, pertanto sono una grande testimonianza di speranza e forza.
Vita da mamma augura ai gemellini nati a 23 settimane di gravidanza, Ambra e Daniel, ogni bene e condivide la loro felice testimonianza con l’auspicio che questa stessa fortuna sia di tanti nati prematuri.
Fonte: givealittle.co.nz