I dettagli sul caso sono veramente pochi, ma la notizia arriva da una testata giornalistica accreditata, per quanto locale: il CasertaCENet dà notizia di una irrefrenabile esplosione d’ira in sala parto che è finita nel fragoroso rumore di una vetrata in frantumi. Un neo papà sfascia la vetrata di una sala parto perché la bambina, appena data alla luce dalla moglie avrebbe una tonalità di pelle inequivocabilmente scura.
Rievocando una canzone della tradizione napoletana il quotidiano web CasertaCENet titola: Papà sfascia la vetrata di una sala parto, “Chillu o fatt’ è nir nir”
La testata giornalistica colloca i fatti nell’area di Caserta; il parto sarebbe avvenuto la scorsa settimana, ma non viene precisato presso quale ospedale.
Ciò che viene affermato è che una coppia di Casagiove, 34 anni la mamma e 40 anni il neo papà (o quantomeno il presunto neo papà), la scorsa settimana è stata protagonista di un parto insolito: subito dopo la nascita, la bambina, attesa per 11 lunghi anni, avrebbe presentato un incarnato tanto scuro da apparire di colore. E dinnanzi a questo inequivocabile aspetto della “figlia”, il padre avrebbe reagito con un’ira irrefrenabile e una vetrata della sala parto sarebbe andata in frantumi.
A quanto si evince dall’organo di stampa, anche i familiari avrebbero fatto pressione per entrare in sala parto rendendo indispensabile l’intervento della vigilanza che ha evitato il peggio. Sul posto sarebbero prontamente sopraggiunte le forze dell’ordine.
Papà sfascia la vetrata di una sala parto, la bambina partorita dalla moglie è di colore.
Va detto che non è dato sapere come si stia evolvendo questa storia familiare; va detto che l’incarnato dei bambini alla nascita può trarre in inganno, ma evidentemente è difficile sbagliarsi sull’etnia determinata dalla genetica; va detto, e questo è quanto di più importante si possa dire in relazione a questa vicenda ,che certamente la fiducia è un bene prezioso che viene prima dei figli ma va costruita e creata in loro nome e in ragione del loro rispetto.
Tra quest’uomo e questa donna probabilmente mancava già quell’elemento magico e fondamentale che si chiama fiducia, che fonda l’appartenenza e il “possesso”.
L’augurio, per questa bimba è che indipendentemente dalle sue origini biologiche venga alla vita in un clima sereno conoscendo la verità prima della bugia …ovviamente la verità è una responsabilità che attiene a noi genitori, e questa è una considerazione che le mamme e i papà non possono non condividere.